Marco Zio BLOG

UNA SBARRA CHIUDE IL PARCO CASSINIS: L’ANTEFATTO


 Durante l’incontro pubblico in zona 4 del 28 ottobre, l’assessore alla sicurezza e coesione sociale Marco Granelli spiegò la strategia del Comune per contrastare il fenomeno Rom e mettere in sicurezza le aree quali il parco Cassinis.Quella sera, un venerdì ancora caldo,c’erano almeno 350 persone all’incontro voluto e organizzato da Loredana Bigatti, presidente del Consiglio di Zona 4, con l’assessore Granelli; cittadini arrivati da ogni quartiere (l’assessore non ha mai usato il termine periferia) della zona 4 per ascoltare le linee guida in materia di sicurezza dell’amministrazione comunale ma anche per lamentarsi delle proprie paure “Ci vuole corresponsabilità tra tutti i soggetti, prefettura, assessorato e cittadini. E’ proprio grazie a voi che abbiamo fatto già molti interventi” ha detto l’assessore che ha aggiunto: “E’ un diritto dei cittadini avere la Polizia Locale che non guarda in faccia nessuno. Lo avete chiesto voi e cos’ sarà”.Il piano per la sicurezza nei parchi che illustrò 8 mesi fa, era quello sperimentato, con successo,  al parco Trenno: per un periodo non inferiore a 4 fine settimana le volanti avrebbero pattugliato ingressi e perimetri sin dal primo pomeriggio facendo da dissuasori e controllando il rispetto delle regole “che devono valere per tutti” Niente venditori abusivi, falsi posteggiatori, alcol e droga, palchi e concerti non autorizzati e concertazione con le comunità straniere e le ambasciate.Dopo 8 mesi (e dopo anni di proteste dei residenti del quartiere Porto di Mare), il Comune ha deciso di dare una regola alle feste domenicali della comunità peruviana al parco Cassinis: una sbarra chiusa, sabato e domenica dalle 17 alle 7, per impedire l’accesso sul prato ad auto e furgoni che arrivano da via Fabio Massimo. Pattuglie dei vigili a entrambi gli ingressi, sequestri degli strumenti musicali a chi improvvisa concerti senza averne l’autorizzazione, controlli per accertarsi che nessuno venda abusivamente birra e altri alcolici.Ci sono voluti tanti mesi, forse troppi, e vista l’inutilità della ricerca del dialogo si è deciso di “punire” pochi per premiarne tanti. Finalmente i cittadini milanesi vengono ascoltati. (Marco Zio)