L’uomo di 47 anni aveva centinaia di filmI carabinieri che lo hanno arrestato nei pressi dell’aeroporto, raccontano che M.D è davvero un insospettabile. Seguivano le sue tracce da tempo, attraverso potenti mezzi tecnologici avevano notato un traffico sospetto di materiale attraverso Emule, software che permette a computer sparsi per il mondo di condividere i propri file e scaricarli sul proprio pc.Qualche errore però M.D, lo ha commesso tanto che è stato arrestato per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Nel computer di casa e su una chiavetta usb aveva 80 filmati raffiguranti bimbi di 3 e 4 anni costretti a compiere atti sessuali tra loro e con adulti. Il reato è punibile con pene fino a tre anni di carcere, che diventano quattro se il materiale posseduto, come in questo caso, sia ritenuto "di ingente quantità". I carabinieri, infatti, hanno trasmesso gli atti in procura, che ha aperto un fascicolo d' indagine. Gli accertamenti tecnici stanno cercando di stabilire se il materiale è stato scaricato e diffuso consapevolmente o meno. Ma gli investigatori propendono decisamente per la prima ipotesi. (Marco Zio)
PEDOPORNAGRAFIA: UN ARRESTO AL FORLANINI
L’uomo di 47 anni aveva centinaia di filmI carabinieri che lo hanno arrestato nei pressi dell’aeroporto, raccontano che M.D è davvero un insospettabile. Seguivano le sue tracce da tempo, attraverso potenti mezzi tecnologici avevano notato un traffico sospetto di materiale attraverso Emule, software che permette a computer sparsi per il mondo di condividere i propri file e scaricarli sul proprio pc.Qualche errore però M.D, lo ha commesso tanto che è stato arrestato per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Nel computer di casa e su una chiavetta usb aveva 80 filmati raffiguranti bimbi di 3 e 4 anni costretti a compiere atti sessuali tra loro e con adulti. Il reato è punibile con pene fino a tre anni di carcere, che diventano quattro se il materiale posseduto, come in questo caso, sia ritenuto "di ingente quantità". I carabinieri, infatti, hanno trasmesso gli atti in procura, che ha aperto un fascicolo d' indagine. Gli accertamenti tecnici stanno cercando di stabilire se il materiale è stato scaricato e diffuso consapevolmente o meno. Ma gli investigatori propendono decisamente per la prima ipotesi. (Marco Zio)