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AL VIA POLI HUB, CONCENTRATORE DI START-UP AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO di Carlo Lavalle


 
La startup italiane possono contare da oggi sul sostegno di Poli Hub, progetto della Fondazione Politecnico di Milano, presentato in occasione della Fiera SMAU, che intende mettere a disposizione degli aspiranti imprenditori nuovi spazi e programmi formativi. Secondo i promotori, nelle economie mature la crescita è dovuta in buona parte alle nuove imprese, soprattutto ad alto contenuto tecnologico. L’Italia però è ancora indietro sia per numero di startup che nascono ogni anno sia per volume di investimenti ricevuti. Il Belpaese è surclassato da nazioni come Stati Uniti e Israele ma non riesce a reggere il confronto nemmeno con Germania e Gran Bretagna, in cui s’investe nella creazione di nuove aziende cinque volte di più, per non parlare della Francia dove la differenza è ancora maggiore. Anche rispetto ai paesi del nord Europa, che hanno un prodotto interno lordo molto inferiore a quello italiano, gli investimenti sono la metà.  Per rimontare questo svantaggio l’idea è che le Università possano avere un ruolo più ampio e incisivo contribuendo ad innescare un processo virtuoso.   “Con Poli Hub – dichiara Andrea Rangone, delegato all’iniziativa dal Rettore del Politecnico di Milano – vogliamo ricreare quel contesto potente e fertile rappresentato nel secolo scorso dai distretti industriali che concentravano in una stessa area territoriale tante imprese. Questa realtà è mancata per il settore hi tech in Italia”. Oltre l’acceleratore si cercherà di costituire un luogo dove riunire le migliori start-up - l’obiettivo è incubarne almeno 200 con una corsia preferenziale per chi ha già ottenuto finanziamenti da investitori - che potranno venire a contatto, condividere esperienze e conoscenza, instaurare relazioni e produrre sinergie in modo da generare una dinamica di sviluppo creativo. Poli Hub consentirà agli startupper di stabilire un collegamento con mondo universitario e aziendale convocando esperti, venture capitalist italiani e stranieri, testimoni dell’innovazione, imprenditori di successo e top manager, realizzando nel contempo laboratori di brain storming, seminari e workshop su temi come marketing online, gestione delle risorse umane, economia, finanza e sviluppo prodotto. I partecipanti potranno usufruire anche di servizi a valore aggiunto come piattaforme, strumenti saas (software as a service) e infrastrutture informatiche o di comunicazione.  Inoltre, sarà cura degli organizzatori, che stanno stringendo accordi privilegiati con le principali aziende operanti nei diversi settori hi-tech, facilitare rapporti commerciali, partnership e operazioni di exit. Nei prossimi anni una componente importante della crescita economica sarà legata all’impulso dato dall’attività delle nuove imprese.  L’Osservatorio del Politecnico di Milano valuta che se venissero indirizzati alle start-up 300 milioni di euro per investimenti seed, inerenti la fase iniziale di test e di sperimentazione, si potrebbe determinare, entro un decennio, un impatto positivo sul Pil dello 0,2%, pari a circa 3 miliardi di euro.Carlo Lavalle