Marco Zio BLOG

LA GIORNATA DEL BALLOTTAGGIO Di Giorgio Malinverni


 Non è stata una festa come i media descrivono, non al mio seggio, almenoE' stata dura,con 6 volontari nelle ore di punta e 3 nelle fasi di stanca, ad organizzare l'accoglienza e a garantire al nostro popolo la libertà democratica di espressione. Ma, tutti uniti, ce l'abbiamo fatta. Veri e propri episodi di squadrismo si sono verificati da parte dei così detti “ingiustificati” che preferirei nominare come “ingiustificabili”. Armati di tablet, come simbolo del sapere e della relativa verità virtuale, sistematicamente ogni ora, si presentavano al seggio per godere di un diritto derivante dal mancato rispetto delle regole comuni.E' una storia che abbiamo visto mille volte lungo il nostro percorso storico che dal generale Fiorenzo Bava  Beccari in poi ha sempre colpito colpevolmente e scientemente una classe sola, quella del proletariato. Ci siamo ciclicamente beccati dei “fascisti” in casa nostra e nel garantire un giusto governo delle regole. In molti casi ci siamo ribellati perchè in casa nostra era anche un modo per difendere il futuro non solo nostro. Il nostro circolo è stato definito anche “covo bersaniano”.Compagni non cediamo alla falsa morale del buonismo. Battagliamo duramente e seriamente per le nostre idee.Gli “ingiustificati” hanno già detto che è giusto rottamare :-        la nostra costituzione-        la nostra sanità-        la nostra scuola-        la nostra economia-        il nostro sistema sindacale-        le regole sul lavoro-        la nostra volontà di pensare alla famiglia in modo giusto e libero-        la paceAnni fa sbagliammo pesantemente favorendo la Lega, due generazioni fa il Fascismo.Non possiamo dimenticarlo, non sarebbe solo viltà ma anche suicidio per il nostro passato oggi presente nella nostra vita.Il futuro è nel ricordo dell'oggi e nella concreta visione del passato.Ciao Compagne e Compagni, c'è ancora un sole nel nostro avvenire.GiorgioPs. Lo sfogo di Giorgio, che mi scrive “Forse sono un po’ depresso, ma la giornata non mi è sembrata proprio una festa.” Io lo capisco. E’ stata una battaglia, siamo stati attaccati “Noi” da “Loro” per quello che abbiamo fatto, per le battaglie condotte, per gli immani sforzi di tenere botta ad una destra maledettamente ignorante e prepotente che aveva numeri per dettare ordini e regole inconcepibili attraverso un parlamento ignobile che ha votato che Ruby era la nipote di Mubarak. Insulti detti volgarmente (rottamare) da un ragazzo nemmeno troppo pulito (vedrete cosa succederà a breve, legalmente, a Firenze) che ha cavalcato legittime rivendicazioni. Gli elettori di renzi (lo scriverò sempre minuscolo) sono migliori di lui ed è giusto ascoltare quello che dicono. Io credo che di renzi ed ichino si possa davvero fare a meno ma – scusami Giorgio – accostare loro e i loro sostenitori ai leghisti e ai fascisti non credo sia giusto. Ti voglio bene e, come direbbe Pierluigi, ora rimbocchiamoci tutti le maniche e pensiamo al bene comune. Adesso, come direbbero i cittadini che non lo hanno votato. (Marco Zio)