Marco Zio BLOG

IL ROMPICAPO MAI RISOLTO DELL'ORTOMERCATO DI PIERO COLAPRICO


 Piero Colaprico è un grande. Spesso supponente, altezzoso e presuntuoso è, comunque, un grande lettore della città. Lui sa capire, amare e detestare. Questo post è in realtà un suo scritto pubblicato nella rubrica che segue su Repubblica. (26 febbraio 2013 —   pagina 12   sezione: MILANO)CHI scrive è dipendente dal 2009 (ivi catapultato dalla provvidenza divina) della Sogemi, società di gestione dei mercati generali di Milano. Nel corso della campagna elettorale del 2011 fui più volte, ai cancelli dell'ortomercato e nei padiglioni dello stesso, a diffondere il verbo «Pisapia Sindaco». In cambio si ricevevano apprezzamenti accompagnati da non rare ingiurie. Noi, memori del detto «non mollare», restammo lì sul campo, si sperava. Poi venne l'arcobalenoe la certezza di una nuova alba.Allora, gentilissimo Colaprico, perché nel mentre dopo proroghe su proroghe, si giunge alla indizione, da parte di Sogemi, del bando per l'affidamento del servizio di sicurezza, guardiania, portierato, eccetera, riguardante i mercati generali di Milano. Ecco che rileviamo come nella commissione di gara sia presente anche il soggetto che per Sogemiè stato in tutti questi anni sostanzialmente unico referente di Sicuritalia, ossia la società che da molti anni fornisce il servizioe che partecipa alla gara di appalto, finalmente indetta, per il riaffidamento del servizio.Non c'è incompatibilità? Stando all'articolo 84 del codice dei contratti pubblici si dovrebbe rispondere di sì, oltre che a dirlo è anche il buon senso comune (se ancora esiste). La nuova alba significa coerenza, rispetto delle regole e applicazione delle stesse. Iose Giovanni Dioli Non conosco nel dettaglio questa vicenda, ma - lo dico spero senza presunzione - sarei uno dei pochi cronisti rimasti in città a conoscere abbastanza bene i «misfatti» che hanno a che fare con l'ortomercato. Per altro, anni fa, era stato nominato un poliziotto vecchia guardia, che conoscevo quando lavorava alla squadra Mobile, Alberto Sala, e appena ha cominciato a fare il suo dovere di security manager è stato «fregato» e mandato via dai politici di centrodestra (ho letto i documenti giudiziari, da non credere...). È questa lunga esperienza che mi fa dire che Sogemi sia una società da prendere con le molle. Che la vecchia mafia, quella degli anni Cinquanta che portava i camion là dove c'è la Palazzina Liberty, è stata rimpiazzata. Che il pericolo maggiore, e non solo per Milano, non sono i calabresi con Ferrari che dentro l'Ortomercato avevano aperto persino un night. Che persino la magistratura fatica a raccapezzarsi, laggiù, in viale Lombroso. Chi sa, aiuti i giornalisti, la magistratura, il consigliere pd Ghezzi, pochi altri. Stando attento, non si scherza. Fonte: Repubblica