Marco Zio BLOG

SGOMBERATO IL CAMPO ABUSIVO DI VIA DIONE CASSIO


 Per una settimana il quartiere è stata ostaggio di chi gridava “Boia chi molla”,Il 29 marzo, presso il Centro Civico di viale Ungheria ci fu l'incontro voluto dalla Presidente di Zona 4 Bigatti e dall'Assessore Granelli per spiegare il progetto di sgombero di via Dione Cassio.Dopo aver chiarito che tutti i passaggi formali con la proprietà e la prefettura sono stati fatti e che sono state identificate le strategie per un eventuale inserimento di chi vuole nel circuito di integrazione e nelle strutture, è stato detto che entro il mese di aprile avverrà finalmente l'allontanamento delle persone dallo spazio occupato abusivamente e quindi la bonifica e messa in sicurezza della struttura.A disturbare un momento di incontro con i cittadini ci fu un rappresentante di un circolo culturale di estrema destra (Circolo Domenico Leccisi, il deputato Msi, Iscritto al Partito Nazionale Fascista (PNF) e combattente della Repubblica Sociale Italiana morto nel 2008) che ha detto più volte che avrebbe organizzato entro 2/3 giorni una manifestazione davanti al campo. Erano presenti anche i rappresentanti della Polizia di Stato che hanno cercato, alla fine dell'incontro, di mediare tali comportamenti.L’impegno dell’assessore e la mediazione degli uomini della PS non sono serviti a nulla e nelle settimane scorse abbiamo assistito tre manifestazioni xenofobe (solo una autorizzata) caratterizzate da saluti romani, slogan fascisti, effigi del duce sugli abiti e soprattutto sassaiole contro il campo rom di via Dione Cassio.Per una settimana la comunità di una periferia da anni abbandonata a se stessa, senza servizi sociali e culturali, è stata ostaggio di chi gridava “Via i rom dal quartiere”, “Boia chi molla”, “Pisapia assassino”, esibiva saluti romani e magliette mussoliniane, bloccava le strade trascinando con se cittadini per bene, insofferenti per una presenza che non sanno capire, così diversa, così estranea, sofferenti per una crisi più grande, sociale, culturale nella quale non hanno che se stessi.La mattina del 19, come promesso dall’assessore, l’intervento di allontanamento degli occupanti abusivi: la Questura ha proceduto all’identificazione di 228 persone e di queste, 160 hanno accettato la proposta del Comune e si trovano ora presso il centro di accoglienza per le emergenze della Protezione civile. Si tratta di famiglie, tra cui vi sono 56 minori.Il centro, gestito da Protezione civile e Terzo settore e presidiato 24 ore su 24 dalla Polizia locale, ospiterà queste persone per qualche settimana, fino a quando i lavori di costruzione del centro di via Lombroso saranno ultimati e parte delle famiglie vi saranno trasferite.Il centro di via Lombroso sarà realizzato con i fondi vincolati del Ministero dell’Interno e assegnati al Comune di Milano in seguito all’accordo con la Prefettura per la realizzazione del Piano Rom. L’area, oggi in stato di abbandono, è di proprietà della Sogemi ed è assegnata in comodato d’uso al Comune fino al 2014. I lavori di riqualificazione sono iniziati una settimana fa.