La perla splendente

I bastardi...


Che categoria, i bastardi. Ho cominciato a conoscerli presto... erano quelli che ti dicevano ti amo, starò con te tutta la vita (a 15 anni!) solo perchè avevano un rigonfiamento insistente sotto i pantaloni ed erano stufi di farsi venire l'epicondilite a forza di masturbarsi. Già da lì ho cominciato a studiare i personaggi... negli anni poi si sono rivelati in tutte le loro espressioni. I falsi depressi, i finti ricconi, i belli e misteriosi, i "prendi una donna e trattala male", i "ci sono solo io". Telefonano solo se hanno voglia di scoparti, si negano per giorni anche se solo gli vuoi dire che hanno dimenticato l'orologio sul comodino. Terribili... e poveretti.Poveretti, sì, è un termine un po' forte: ma è azzeccato. Questi cacciatori di donne a tutti i costi, che magari segnano la corteccia di un albero per ogni donna che hanno posseduto, sono bravi e soddisfacenti nel breve, brevissimo termine.Sono degli Dei, i primi giorni, anzi le prime ore... poi crollano.Nel medio lungo termine sono un disastro. Non sono capaci di portare avanti un minimo di rapporto, non hanno il minimo senso di responsabilità, scappano da ogni impegno sopravvenuto; bravi magari nel lavoro (ma neanche troppo), nei rapporti umani sono un disastro. E si trovano soli come dei cani, quando passata una certa età le fighettine ti guardano come un nonno e se te la danno è perchè offri loro una cena o un giro su un bel Mercedes od in barca. Mi dispiace per molti di loro, che a qualsiasi età si ostinano a corteggiarmi, come se non capissi subito di che pasta sono.Non è che mi sia negata a tutti i bastardi, nella mia vita: qualcuno era proprio bravo. Ma come fanno alcuni uomini l'ho fatto anch'io: li ho usati e buttati nel cesso. Piacere reciproco, e basta. Contenta io, contenti tutti: ma ad oggi mi hanno letteralmente stufato.Da qui, la mia teorizzazione del bastardo redento... che approfondirò nel prossimo post.BB