Crisalide

Memorie clandestine


Cercando con tutte le forze di soffocare il pianto, le lacrime affollarono i tuoi occhi inondandoli di lucida tristezza. Insopprimibili come i pensieri, necessarie come l?arte, quelle gocce solcarono lentamente il tuo viso, piccole carezze calde e liberatorie a consolare il tempo che per noi pareva sospeso. Chinando il capo sulle ginocchia ti abbandonasti al dolore. I tuoi capelli, moltitudine di fili d?oro, celavano la grazia dei tuoi tratti sottraendola ai miei occhi. Smarrita come un aquilone in volo sfuggito a un bimbo, volteggiavi incontrollata nella folla dei ricordi cercando un appiglio nelle mie mani. Le strinsi le tue, le strinsi con la forza dell?amore, le baciai con la tenerezza di un amante. Tali eravamo. Clandestini dei sentimenti, prede consapevoli di una passione vissuta ai margini della morale. Noi due, ricettatori di emozioni, colpevoli predatori di noi stessi e dei nostri corpi, inseguiti dai dubbi, presi a schiaffi dalle bugie. Incontri dove l?abbandono ci rendeva perduti e felici. Dolci parole sussurrate nel silenzio del nostro intimo microcosmo. Quanto coraggio ci vuole per vivere un sogno? Tanto quanto costa adesso il distacco che fiacca i nostri cuori, con la stessa violenza con cui ci siamo amati. Asciuga le tue lacrime piccola mia, sorridi e affonda i tuoi occhi nei miei. Non sarai per me un rimpianto né un rimorso ma straordinaria memoria di libertà, un fiore segreto che vivrà per sempre nel mio cuore?di Gautier