La Porta dei Sogni

Caro X...


Caro amico, le parole a volte sembrano così vuote che col tempo diventano addirittura inutili pronunciarle. Nell’era dell’inconsistenza si viaggia spediti verso un proprio futuro, dimentichi però di possedere un bagaglio più pesante della valigia di cartone fatta di insensatezze e barlumi di facili entusiasmi; è un fardello che pesa sulle nostre spalle come un macigno, intriso di esperienze, scelte, speranze disattese.Mio caro amico, questa sera trascina con sé una giornata intensa di passione e rabbia e monotonia e rimpianto: tutte caratteristiche di quella parte di mondo che ci appartiene e che noi chiamiamo vita. Volevi che scrivessi di te, del tuo volto pirandelliano, di come la tua immagine viene riflessa negli occhi della gente… Non voglio dire nulla di tutto ciò: risulterebbe banale, rigido, sconnesso. Voglio vederti libero da questi schemi mentali, stereotipi creati dalla società per distruggere l’identità della gente. Poche parole, amico mio, per descrivere invece quei difetti che tanto si disprezzano ma che poco si accettano. Hai tante di quelle qualità che non vedi, ma che doni gratuitamente a chi ti circonda, da non renderti conto del tesoro che possiedi. Mio caro amico, alla sera è subentrata la notte, e i pensieri si disperdono già nel suo buio… Non avere pensiero sul mondo, né su me, né su te stesso… Chiudi gli occhi e impara a sognare… Anche per me…