La Porta dei Sogni

Uomini soli


 Ci si chiede spesso chi c’è dietro a questi monitor, quali personalità semplici o complesse abitano queste rooms, riempiendo di parole spesso dette a sproposito, la maggior parte delle volte con cattiveria, raramente con sincerità. Su delle basi del tutto inconsistenti, si costruiscono sagome di uomini invincibili, capaci di grandi cose, come addirittura si saltare al galoppo per andare a salvare donne non più giovani imprigionate da nodi non facili da districare. Questi baldi giovani circondati di un’aurea illusoria (complici gli aggettivi superlativi che tanto circondano le modeste doti), si armano del più audace coraggio verso la conquista di qualche cuore infranto, forti di raggiungere l’obiettivo in meno di due righe (escluso il ciao iniziale per attaccare bottone) e dimentichi della difficoltà che invece nel mondo (quello al di là dello schermo) potrebbero incontrare, fermandosi addirittura a prima del “ciao”. Ebbene, queste fantastiche sagome, sono in realtà uomini soli, in fuga da qualcosa o da qualcuno, evasori della tassa più pesante da pagare: la monotonia. Sperano in un ritaglio di pace, non nella felicità, perché sanno bene che qui è solo una bugia, ma si accontentano di fare un salto nel vuoto, consapevoli che la distanza allontana il rischio di un possibile conflitto di interessi. Sono uomini vuoti, costretti nelle loro cravatte, nelle loro scrivanie, nelle loro fedi che stringono sempre di più il collo piuttosto che l’anulare sinistro. Uomini perfetti fuori, ma cupi dentro, assetati di libertà ma vigliacchi nel cercarla sul serio. Triste società la nostra, tra solitudine e malinconia, tra sguardi spenti e occhi sempre più persi in un orizzonte che non esiste…