La Porta dei Sogni

Davanti ad un caffè...


Un tavolo, due sedie, tanta gente intorno che parla, discute, ride, grida. Due tazzine di caffè ormai freddo, ma in uno c'è dentro un cucchiaino che gira vorticosamente. La mano che lo impugna cerca di nascondere il nevosismo, la tensione, la gioia, la paura. Ci sono occhi che osservano, labbra umide che attendono, pelle che freme al solo contatto involontario, respiri in affanno. Sembra magia, ma è realtà. Discorsi sconnessi, desideri trattenuti, fantasie velate... E' già passata un'ora, ma sembra solo un minuto: che ora  è?, non importa, devo andare, no, ti prego, resta... Gli occhi fissi, la voce rotta, il dover andare via e il voler restare, ancora, e ancora, e ancora... Cosa facciamo? E se poi... Cosa succederà? Basta discorsi, niente ha più importanza. Tutto deciso, andiamo...La tazzina è ormai vuota, il cucchiaino è fermo, le mani sono una nell'altra...Dove mi porti? Vicino al mare, dove i sogni salgono verso le stelle...