La Porta dei Sogni

Chi è lui?


... Il treno finalmente va, dettando le movenze di tutti i passeggeri. Ad ogni curva i nostri corpi vengono spinti da qualche legge fisica da una parte e dall'altra come dei pendoli, quelli che si trovano in certi studi di avvocati di cui mi sono sempre chiesta l'utilità.Riesco a malapena a scostarmi dall'abbraccio della mia vicina che noncurante ha gettato il suo cappotto proprio sopra la mia testa... Riesco a togliermi qualcosa, getto la mia sciarpa in fondo alla borsa stracolma di bozze, carte, oggetti abbandonati e dimenticati.Chissà cos'altro ho lasciato in fondo a quella borsa... Sentimenti, sensazioni, sogni...Ad un tratto, qualcosa si muove davanti a me, dentro di me. Due occhi mi stanno fissando: sono occhi gentili, curiosi, forse invadenti, ma piacevoli. Mi osservano, mi scrutano, mi disarmano. Ho quasi paura ad affrontarli, ma come distogliere lo sguardo da quella luce?Non riesco a muovere le labbra, lo fa lui per me. Mi dice solo "ciao", piccolo, sommesso, quasi sperduto all'interno di quel vagone anonimo e chiassoso. Ognuno dei passeggeri sta affrontando il viaggio perso nel proprio mondo, con le menti lontane da quel contesto così quotidiano, così abitudinario. Nessuno si accorge di quel magnetismo che attraversa un corridoio, che supera l'esigua distanza di due sedili. Finalmente apro bocca, riesco a pronunciare una sottoforma di suono sensato, quattro lettere connesse tra loro... "Anna", dico, quasi mimando. "Anna", ripete lui, piegando la testa esprimendo ogni pensiero con il suo sorriso, dolce, smaliziato, irriverente. Poi alza una mano e si spettina un pò i capelli già in disordine. Ha appena scacciato un brutto pensiero? Questo dubbio mi tormenta, anche se per pochi istanti.Il treno si ferma: ti prego, non scendere... Non adesso, non ora... Non ancora...