-100% Phorzia-

questione di valige


 Prima di partire per un lungo viaggio.. porta con te la voglia di non tornare più..Fare le valige, due giorni fa, è stato strano. Infilavo quella roba nei borsoni alla meglio e la testa era sgombra. Di solito quando mi ritrovo a fare questa operazione il cervello mi va in escandescenza. Se non ho sotto gli occhi una lista più che dettagliata di quello che devo portare, finisce sempre che dimentico qualcosa.Stavolta i post-it non servivano. Il primo viaggio all'orizzonte è soltanto alla fine d'agosto. Fare la valigia è stato solo un “prendere la palla al balzo”. Mi sono detta che dovevo fare il cambio dell'armadio e che, stavolta, ammassare maglioni e maglioncini di lana in un angolo in attesa del ritorno dell'inverno non avrebbe avuto senso. E così, armata di sacchi e borsoni ho iniziato a far “piazza pulita” di tutto. Se da una parte l'idea che di li a poco li avrei riposti nel mio nuovo armadio, a casa mia, mi allettava ... dall'altra un non posso nascondere che mi si stringeva un nodino in gola. Lasciare queste quattro mura non è facile, tuttavia cerco di non pensarci. Quando all'idea mi intristisco mi do subito della scema, cavolo.. non vado in guerra, qui tornerò sempre e non vado di certo a vivere dall'altra parte del pianeta. Parole, parole...Proprio quando cercavo di sdrammatizzare e di far viaggiare la mente su altri pensieri è arrivata mia mamma a complicare di nuovo la situazione. Passando per il corridoio ha notato le manovre e all'istante ha intuito. Non ha fatto in tempo a dirmi ti stai trasferendo che ha iniziato a piangere. E non è stato un pianto leggero. Si è lasciata andare sul mio letto, si è stesa tra le pile di vestiti piegati e ha affondato il viso sul mio cuscino quasi a voler nascondere timidamente quelle lacrime. Mi sono intenerita, sono stata li li per cedere e per farle compagnia nel pianto ma sono riuscita, fortunatamente, a sdrammatizzare. E l'aiuto di Panci che ha iniziato a leccarle il viso ha fatto assolutamente la differenza. Senza di lei, sicuramente, saremmo ancora li a frignare come sceme...alla fine di questo si tratta, di un lungo (si spera) viaggio.