ODIO I CAZZI TUOI.

La lista della vita di sta gran coppola


- ciao- dov’è che vai?- dove devo andare- beato te- beato me… perché?- che sai dove devi andare- sai, non ho molte alternative se voglio ritirare le camicie lavate e stirate.. tutto bene giovane amico mio?- sì…- non ti vedo convinto, ma se ti chiedo cos’è che non va, domani finisco al lavoro con la camicia sudata di oggi.- beato te che vai a lavoro- anche tu ci vai..- ma tu lo fai con l’aria più convinta- e tu lo fai con l’aria scazzata, però lo fai. in fondo non cambia molto.- e invece no, cambia tutto.- a me non sembra però magari mi racconti tutto a cena..- a cena devo andare da Sabrina che deve raccontarmi della sua storia appena conclusa e del dramma interiore che sta vivendo..  beata lei.- beata lei?- sì- perché?- perché ha un dramma a cui appendersi- la tua visione distorta della realtà si sta facendo profonda e preoccupante- hai capito benissimo che cosa intendo, perché fingi?- io non fingo un bel niente, al massimo dissimulo una certa curiosità che come al solito sai suscitarmi.- vedi.. non dico tutti, ma ormai molti di voi..- ..noi chi?- voi..- …- voi che al mattino vi svegliate. fate una doccia veloce. infilate i vestiti stirati. date da bere ai fiori..- mai dato da bere ai fiori- sì, ma se ce li avessi lo faresti- se li avessi sì, mica li lascio morire- vedi.. beato te.- stai straparlando solo per farmi arrivare in ritardo- no, dico sul serio. voi avete ogni giorno la vostra lista della vita e una dopo l’altra depennate le voci che vi permettono di dire “ecco, anche oggi ho un senso”- anche tu lo fai. anche tu ti alzi.. certo, sempre con la faccia di chi avrebbe preferito un lungo coma, ma non c’entra, anche tu fai tutte queste cose. certo, per convincerti a far la spesa o a sistemare casa bisogna lavorarti per bene, talvolta ingannarti, ma anche tu fai tutto quello che c’è da fare..- sì, ma vedi, siamo al punto di prima..- già, e dal momento che sembriamo in stallo io tisaluterei..- no. continui a non capire. conta eccome l’atteggiamento.- no che non conta un cazzo.- e invece sì. perché se per te quella lista è essenziale, per quanto mi riguarda la potrei anche usare per cambiare la terra alle piante..- ti ripeto che non abbiamo piante- lo so! lo so che non le abbiamo. ma se le avessimo per me sarebbe lo stesso. per me sarebbe sempre lo stesso. io sono dove sono, ma ci sono per caso, perché è successo, e l’essere qui casualmente non mi arreca alcun tipo di soddisfazione sia che io faccia o meno il mio dovere. non sono qui grazie a un piano ben riuscito. non era un mio progetto. sono qui, ma sono solo un tizio normale, quasi banale, che si salva celandosi dietro il sarcasmo e le facce buffe.- ok. sai invece perché io sono qua?- perché ti sei trovato il tuo posto nel mondo.- no, perché ho sbattuto cento volte la faccia contro cento progetti che sono andati farsi fottere. perché uno dopo l’altro ho depennato dalla.. com’è che l’hai chiamata? ah sì..la lista della vita! ho depennato dozzine di voci dalla maledetta lista della vita e ogni volta è stata una sconfitta, ma da lì sono ripartito.- questa è una noiosissima paternale..- no, questa è la mia vita. io sono tutto ciò che non ho potuto essere. ma porca puttana, in quel che riesco ad essere do il massimo. sputo sangue per quello che riesco ad essere. e tu vai a fanculo, pensatore dei miei stivali e abbi il coraggio anche tu di buttarti a capofitto in un sogno e poi dimmi come si sta con le osse rotte e l’autostima sotto ipiedi.- guarda che la lavanderia chiude…- fottiti.- ti voglio bene.- anche io, ma datti una mossa e fottiti.- bacio..- SBAM.