Creato da TheNightWriter il 25/02/2014

ODIO I CAZZI TUOI.

Poesie e racconti. No diario. No cuoricini. No foto baldracche, fatine & co.

 

 

:: dov'è finita la guerra ::

Post n°15 pubblicato il 16 Gennaio 2015 da TheNightWriter

Non ci salviamo mai.
Finito il tempo delle infatuazioni.
Si apre il sipario sulla vendibilità dell’esistenza.
Succede quando si arriva fuori tempo.
Perché non sembrava importante.
Perché avevamo tutto il tempo.
E le finestre ci guardano.
I vetri non si appannano più.
I singhiozzi li hanno portati via le gocce.
Ci arrendiamo all’insignificanza.
Il caos leva la terra sotto ai piedi dei destini incerti.

 

Non ci salviamo mai.
Incrociare le dita non basta.
I consigli di tua madre languono.
La religione si contraddice.
La politica inaridisce.
La volontà si piega.
Aspettarci ancora è un lusso ridicolo.
Le ballerine si alzano sulle punte
per guardare fino a dove non si arriva.
Le ballerine danzano sulle punte
sul palcoscenico illuminato
dalle guerre e dal cielo.

 

Non ci salviamo mai.
Giacciamo infermi in un interminabile crepuscolo.
Le milizie del sole qui non avanzano.
Dovevamo barricarci.
Dovevamo respingere gli attacchi.
Dovevamo accarezzarci le orecchie
Studiarci con le mani.
Prenderci la faccia e dirci cose sul futuro.

 

Ora fuori non c’è più nessuno.
Non c’è più neppure il vento.
Siamo diventati come fumo,
come il fumo inconsistente
delle parole che invento.

 
 
 

:: Sotto la camicia ::

Post n°8 pubblicato il 20 Marzo 2014 da TheNightWriter

ricordare quel suo gelo tra le dita

il calore del suo corpo

scorrermi sotto la camicia

e le illusioni, gli eccessivi slanci

i pensieri sparpagliati, a volte  imbarazzanti,

forse non troppo dolci

 

perché come l’animale

che teme per la propria vita

non si ferma a distinguere le ombre intorno

e assesta colpi come vengono

fino a cadere stremato e in affanno

con le nocche che gli sanguineranno

a forza di battere sui suoi pensieri

e colpiranno ancora migliaia di volte

senza però farsi mai sentire

perché l’alba nessuno la chiama…

 

 

e poi infine ecco il silenzio

dopo il rumore di una canzone,

come potrei

non me la sento

di disturbare,

insolente,

quel suo preciso

crepitare

del cuore.

 

[musica consigliata: "We don't eat" di Vincent McMorrow. Link http://bit.ly/1gOr8ep ]

 
 
 

:: Parole in decomposizione ::

Post n°7 pubblicato il 18 Marzo 2014 da TheNightWriter

Parole inutili

quelle che nessuno chiede

che rincorrono un odore

che si perdono come i gatti

quando tira vento, quando piove

 

Parole inutili

quelle buttate giù di getto

sputate via dal cuore

come avanzi, scorie, resti

di desideri rigidi, decomposti,

senza odore

 

Parole inutili

quelle che ti ho gettato in faccia

che ho immaginato tra le tue braccia,

ma sono ancora sulla porta

lì in piedi senza un documento

senza alcuna priorità

senza pretesto

senza un senso

 

Parole inutili e leggere,

concrete come un’allucinazione,

sincere come la luna e il suo biancore,

forti come l’ubriaco che ti solleva il mondo

se solo gli passano ancora un po’ di liquore,

se solo alle fine di questa notte

non mancassero che poche ore.

 
 
 

:: Astronauti perduti ::

Post n°6 pubblicato il 07 Marzo 2014 da TheNightWriter
 

La coscienza è a brandelli

e questo prenderne coscienza

altro non è che,

in tutta coscienza,

lusso per astronauti

scafandrati e benestanti

che si aggirano a branchi

di funesti beoti

tra i filari delle colline

addormentate, che in silenzio

si ribellerebbero a quei passi,

a quel loro sentire abominevole,

alle loro spiacevoli

e logaritmiche sentenze,

ai loro sguardi

attraverso le visiere unte

da ditate, dicerie sguaiate,

fotografie rubate,

attimi fraintesi.

 

Tra quegli uomini della luna

ciondolo anch’io

a lamentarmi del tempo indomito,

della mancata impresa,

qui a scrivere versi

impilando memorie

di quando si andava

senza render conto

a sè stessi

e con sè stessi

si correva sull’orlo

di tutti i burroni a portata di passo

immaginandoci ali

immaginandoci voli

e che la vita non potesse essere tanto diversa

da un disegno col dito nella condensa

per dirle sul tram in corsa

che per quanto farò mai schifo

avrò la certezza d'essere esistito

per sempre aggrappandomi

a quel mio amarla

così colmo d'infantile nobiltà.



 

 

[musica consigliata "Mille colori" di Daniele Celona - link: https://www.youtube.com/watch?v=m1M9kxAJ-C8 ]

 
 
 

:: Sigarette affogate ::

Post n°5 pubblicato il 03 Marzo 2014 da TheNightWriter

c'è un bicchiere

pieno di pioggia e cenere

sigarette affogate

e sedie sporche

di foglie volate via

da qualche parco

 

la ciglia nera di un'amante

sulla cornice d'argento

l'odore di vento

ha sopraffatto la stanza

le tende bianche si concedono

impetuose ai sensi

e alla danza

 

tengono il tempo, violente, le porte

in preda alla corrente e alle voglie

poi d'improvviso più niente

e disteso resto a crearmi il silenzio

in attesa di un soffio più forte

 

poi ancora a divorare le scale

a venirti a cercare

tra la polvere nera

di vecchi nastri e scaffali

per riconsegnarti il senso

di ogni mio sovrappensiero più intenso

 

così vedo la luce risputare il blu del cielo

e stanco e scalzo, coi piedi che nuotano nell'erba,

eccomi qui per venirti a liberare per sempre e ancora una volta,

mentre mi ascolto sussurare, mentendomi e male

che anche questa sarà senz'altro, di nuovo

_l'ultima

 

 
 
 

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