Abbandonare Tara

Tanto per cambiare


Jean Léone Gérôme, Bathing scene Prendersi del tempo, occuparsi del corpo per occuparsi della mente.(Volevo dire "dell'anima", ma mi sembra francamente troppo. -_-)Eppure è arrivato un tempo che, nel mio delirio di onnipontenza, non credevo sarebbe mai arrivato.Il tempo in cui anche il corpo reclama i suoi spazi ed i suoi ritmi, in cui sembra essersi stancato di fare il cavallo di San Francesco delle mie continue sfide intellettuali e altalene mentali.Un tempo da dedicare a qualcosa che ho sempre e soltanto usato. Un tempo che quasi mi imbarazza, abituata come sono a prendere le distanze da tutto quello che non riesco a dominare. Una scelta quasi forzata, ma pur sempre una scelta. Una sfida, quasi, per chi ha imposto che i rapidi e affollati tempi mentali fossero anche i tempi della vita, senza tener conto del suo scorrere.Un'altra sfida: interpretare un ruolo che non è mai stato il mio.Il ruolo in cui materia, gravità, malattia, età si prendono il posto che spetta loro a dispetto del credersi e dell'inventarsi,Ma avrà del bello: il bello della novità, della lentezza, del tempo chiamato per nome.