Abbandonare Tara

Curiosità dell’orrore


  
Sassetta, Storia del Lupo di Gubbio (particolare)Le dolci fanciulle e le sagge dame affacciate, al riparo della torre, che dall’alto scrutano un orrore annunciato, il fraticello che secondo tutte le aspettative sarebbe stato squartato dal ferocissimo lupo, esattamente come i molti i cui cadaveri smembrati giacciono sulla via del bosco. 
Sassetta, Storia del lupo di Gubbio (dallo smembrato Polittico di Sansepolcro) Spiare l'orrore è sempre stato uno dei lati oscuri dell'animo umano. Il cinema pulp ed horror, i serial televisivi come CSI, sono solo la manifestazione macroscopica di qualcosa che verosimilmente fa parte della psiche umana.Oggi lo si avverte di più solo perché la diffusione, la mercificazione e la disponibilità sui media del macabro, del sangue e della morte altrui sono sotto gli occhi di tutti.Cinema, televisione e internet, però, ingigantiscono solo quello che una volta era a disposizione di pochi, ma che comunque sollecitava lo stesso genere di curiosità.Le predelle delle tavole d'altare sono piene di scene di martirii grondanti sangue; i nobili del tempo si facevano dipingere quadretti privati pieni di macabri resti, solo debolmente comuffati di devozione privata.Le reliquie stesse  dei santi possono trovare una classificazione che le apparenta ai trofei da "Collezionista di Ossa".Gridiamo allo scandalo davanti ai turisti che si fanno immortalare davanti alla carcassa affondata della Costa Concordia?Bene, sono d'accordo.Ma pensiamo anche al fatto che in maniera diversa, non avendo a disposizione i soldi e i mezzi di comunicazione per raggiungere il luogo di una tragedia, fotocamere digitali per immortalare l'istante, blog e Facebook per diffondere la propria insana curiosità e voglia di "esserci", questo stesso atteggiamento voyeuristico e macabro esisteva anche nel tempo remoto.Verrebbe da dire nihil novi sub sole. E forse da riflettere sui lati oscuri della nostra psiche.Lati comuni a tutti noi, chi più chi meno. Che solo cultura e sensibilità tengono a freno e moderano.Il tabù: una grande risorsa anche per il decoro e il buon gusto.