Abbandonare Tara

Differenze di genere


 
Marcello Dudovich In questa caldissima estate tutta cittadina, nella casa insolitamente vuota di figli (chi studia, chi lavora, chi vacanzeggia), dove i gatti si nascondono cercando un'ombra ancora più scura dello scuro, poco ci resta da fare, in attesa di un minimo di refrigerio serale.Ci siamo messi a cercare su internet film perduti, film ricordati, film che spesso sono solo suggestioni di titoli.È una caccia spesso difficile: tacerò di tutti i porno di bassissima lega che si nascondono dietro ogni titolo in cui si citano apparentemente innocue parole come "amore", "ragazze" o "donne". Non vi dico, poi, se siete amanti di Pratolini e della Firenze antica, cosa succede se cercate "Cronache di poveri amanti"! Altro che Carlo Lizzani e un Mastroianni dei suoi bei tempi.....!Vabbè, pazienza, si cancella e si passa oltre.Poi, dopo il momento della raccolta, arriva il momento di scegliere cosa vedere....E qui cominciano i guai.Tra le mie scelte ci sono le storie impossibili come "L'età dell'innocenza", "I ponti di Madison County", "Il principe delle maree", "Essere John Malkovitch". Poi si passa all'opera omnia di Woodie Allen. Alla serie infinite di gialli svedesi (a parte l'abusato Millennium, conoscete il Wallander di Kenneth Branagh?).Con una peccaminosa propensione per le deliziose commediole rosa, ormai diventate dei cult, che so quasi a memoria, tipo "Quattro matrimoni e un funerale", "Love Actually", "Notthing Hill", "Green Card", "Il mio grosso grasso matrimonio greco". E, risalendo la china, tutte le versioni possibili delle trasposizioni cinematografiche dei romanzi di Jane Austen La serie che mio marito ha creato presenta titoli certo più avvincenti: "Il mostro della laguna verde", "Il fango che uccide", "La profezia maledetta", "I diafanoidi vengono da Marte (??? qualcuno sa cosa siano?), "La morte viene dalla pioggia" (insomma, quasi quasi una bella rinfrescata non sarebbe male, di questi tempi), "Nel tempio degli uomini talpa" (ma che schifo!), "Amytville horror", "Non entrate in quella casa" (ma chi ci pensa proprio......), "The Witch Blair project".Insomma, l'unica soluzione sono due sale proiezione, ma anche solo due schermi separati, due computer, due stanze (insonorizzate: perché vi assicuro che i film del consorte fanno paura anche per le colonne sonore e i rumori di sottofondo).Differenze di genere, decisamente. Ma non solo cinematograficamente parlando: proprio genere nel senso di maschio-femmina!