Abbandonare Tara

Partenze - assenze


 
Salvador Dalì, The Ship Spariscono. Oppure semplicemente vanno in vacanza.Ecco, sì, data la stagione potrebbe essere così: al mare, in viaggio, una passeggiata sui monti.Ma dietro c'è stanchezza, c'è mancanza di motivazioni, vita che cambia e prende altri percorsi.Cosa, direi, che è molto normale.Se mi fermo un attimo a pensare e considerare...sì....che ci faccio ancora qui, su questo blog, dopo quasi sette anni (perché in alto, a destra, c'è la data in cui ho cominciato a scrivere, 3 novembre 2005)?!Eppure continuare ha ancora un suo fascino; le motivazioni che mi hanno spinto ad iniziare, evidentemente, sono ancora valide. Non è mai stato un bisogno impellente di comunicare (e infatti da Facebook mi sono cancellata: troppa sovraesposizione). Nè è stato un evento momentaneo a spingermi, il bisogno di raccontare una fase della vita, quasi da psicoterapia spontanea e auto indotta.Evidentemente mi piace scrivere. In generale e di tante cose.Questo è un blog dai contenuti fortemente eterogenei e chi lo legge si sottopone a veri e propri sbalzi e frustate di umore, di interessi, di soggetti.Non è un diario, non è legato alla cronaca, non (dioceneliberi!) alla politica. Non è un racconto di viaggi e nemmeno un blog culturale.Scrivo in modo molto casuale e molto episodico. E interagisco con gli altri nello stesso modo. Forse per questo non ho un grande seguito: difficile affezionarsi, difficile (anche) orizzontarsi.Capita che i post che ho amato di più siano anche quelli che hanno ricevuto meno commenti.Non ho assolutamente il polso della situazione, non percepisco gli umori dell'uditorio. Del resto, come si fa, da dietro uno schermo?Poi considero la mia lista di blog amici, quelli che ancora "sopravvivono", quelli che scrivono sempre più raramente, quelli che mi hanno mandato lettere di commiato, quelli di cui ho perso le tracce.Un filo di rimpianto. Anche perché poi, è inevitabile, si perdono i contatti, non ci si sente più nemmeno se ci si era conosciuti nella vita vera. Ed è comunque una perdita e c'è un rimpianto.Poi leggo anche la lista di quelli che mi avevano "scelta". Molti sono spariti da anni, ma hanno lasciato lo scheletro del blog, le tracce, i link. Qualcuno che non ho mai conosciuto, qualcuno che rimpiango.E nella mente ho anche alcuni di coloro che io ho cancellato.La voglia di fare le "pulizie di Pasqua", ogni tanto. Ma anche blog (chiamiamoli così, non personalizziamo troppo) che mi hanno deluso: contenuti che non mi piacevano più, profferte d'amicizia non mantenute, sparate grosse come case, invettive che non condividevo.Insomma: si sceglie, è innegabile ed è anche un diritto.Tanta vita, frammenti di anni, piccole finestre aperte sul cuore, vita vera.E' triste che si areni, che prenda altri percorsi, che ci si dimentichi gli uni degli altri. Ma è vita, anche e proprio per questo.----------------------------pensieri in libertà dopo aver letto i post di Marion, qui e qui