Abbandonare Tara

Settimana "Casalinghitudini di una volta" - Venerdì = CUCINA


 
Carl Larsson, In the Kitchen  La cucina per noi non è mai stato fare da mangiare. Non solo.Cucina è sempre stata per prima cosa sinonimo di "fare famiglia", soprattutto, figli che fanno i compiti spolverando biscotti, madri e nonne che preparano fette di pane e marmellata, zie che impastano i dolci, caffettiere sempre sul fuoco pronte a servire il contorno delle chiacchiere tra amiche, lenti bolliti e svelti spaghetti di mezzanotte preparati e consumati da figli che pian piano hanno spostato in avanti anche l'orario di questo rito.Ho sempre pensato che le nostre generazioni, le tre almeno che ho conosciuto, sarebbero state bene, anche meglio, in un passato fatto di focolari, cene patriarcali e veglie a raccontare storie e tramandare ricordi.Solo che siamo nati più tardi, tutti, compresi i miei genitori; siamo nati in città e più di una cucina non ci è stato dato di avere, per questo nostro "fare famiglia". Quella della mia infanzia era di formica gialla, luminosa, aperta su una terrazza piena di fiori. Quella dei miei figli era di legno chiaro di pino ed era sempre affollata di un disordine golosissimo di scatole di biscotti, cesti di pane e frutta, pupazzetti regalo delle merendine e calamite ricordo sul frigorifero.E il cibo, la sua preparazione soprattutto, è sempre stato un modo forte e radicato di trasmettere amore.