Abbandonare Tara

3 cose belle - 27 settembre


 
Rousseau il doganiere, Le mariage Siamo arrivati alla fine del gioco (direi).E mi piace davvero finire con le 3 cose belle di una settimana tutta illuminata dal matrimonio di sabato scorso.1. Ritrovarsi insieme, sia con chi ci si vede spesso, sia con chi non ci si vede da anni. Bello. Come tutte le grandi famiglie, con un po' di dolce tristezza per chi non c'ò più e un po' di sorpresa per chi cresce. Il dolce-amaro del tempèo che passa.E il "patriarca", un cugino che ormai si sta facendo vecchio, un po' brusco, un po' menefreghista, un tipo quasi inconoscibile, che invece quasi si commuove e dice: "Mi sento Gassman nel film La Famiglia, quando gli arrivano tutti in casa e di alcuni ricorda solo il nome, di altri scruta quanto sono cambiati, di altri non sa chi siano e si stringe nelle spalle":E mentre lo faceva anche lui, quello stringersi nelle spalle, lo rivedevo giovane, ricordavo che sì, somigliava davvero a Gassman, con quel sorriso ironico immutabile, alto bello e bruno. Il tempo passa, ma ancora qualcosa c'è, assopito e attutito, di quella ironia un po' crudele. E mi piace che ci sia, che sia cambiata ed immutabile, che il tempo passi ma che certe cose restino.2. Guardare i due giovani sposi, la loro spontanea e serena giovinezza, la calma di un amore sicuro e appagato. Mi piacevano molto. Erano se stessi ed erano diversi. Un po' per gioco e un po' sul serio. Due nazioni diverse, due lingue diverse, bandierine sui tavoli, amici e parenti che non si capiscono tra loro. Guardavo la loro felicità, la confidenza e la sicurezza della gioventù, quell'essere padroni del mondo e del proprio destino che si realizza solo in pochi brevissimi istanti nella vita. L'altra sera era uno di quegli istanti. Esserci l'uno per l'altra, con quella forza fisica, carne e sangue, che solo a quell'età ti appartiene e non ne sei nemmeno consapevole.E quanto è bella proprio questa mancanza di consapevolezza. L'unica cosa che riesce a farti vivere l'attimo.3. E poi, scusate, ma l'altra, la terza cosa bella (l'ultima e la più grande di questa serie) sono loro, i miei figli.Adorabili, belli, eleganti come solo i giovani sanno esserlo, di quell'eleganza naturale, fatta di sguardo diretto, di spalle forti, di gambe svelte, di occhi brillanti.Nelle foto con loro io sembro una nana! Inusitato per me che sono abbastanza alta, inusitato anche se è tanto che sono più alti di noi, tantissimo.Mi sono messa a ridere quando ho visto quelle foto. Ma mi è piaciuto. Mi è sembrato un segno.Si cede il passo, la prima linea. Bello che crescano, bello che siano già cresciuti.Bello sentirsi piccoli, accanto a loro.