Abbandonare Tara

Calendario dell'avvento - 13 dicembre (Santa Lucia)


 
particolare di una pala d'altare di Francesco Figini Pagani  La festa di Santa Lucia, col suo buio proverbiale e col suo rimando ad una santa legata ad una delle funzioni primarie della vita, ormai da anni mi richiama alla memoria la zia che condivise con sua sorella (mia madre) la responsabilità dell'accudimento e della crescita di noi bambine. Una di quelle figure di una volta, una "zitella" (come si chiamavano allora) che visse sempre all'ombra dei fratelli una specie di vita surrogata.Sia pure con delle impennate di carattere, capaci di tirare stoccatine che ti raccomando, nascoste sotto la cenere del ruolo di Cenerentola cui, in effetti, la vita, secondo i canoni del tempo, l'aveva destinata.Mia zia morì cieca. Una cecità arrivata tutta insieme, inaspettata, prima un occhio poi un altro, durante un tempo di Natale di molti anni fa.Ricordo ancora lo smarrimento, la paura, la difficoltà a capire e fare una diagnosi. E la terribile ironia del destino dei regali di Natle che le avevamo fatto proprio quell'anno: dei bei gomitoli di lana da sferruzzare, lei che era così brava, e del filo di cotone da uncinetto, per i suoi merletti bellissmi.Mi rimangono tanti tanti centrini, minuziosi, dai motivi bellissimi e raffinati: lavoro di occhi vivididissimi e mani abili. E il ricordo del suo progressivo smarrirsi in un buio improvviso, che andava popolandosi di fantasmi del passato e di paure della mente, diventate predominanti dopo che la luce se ne era andata.