Abbandonare Tara

Fin dove l'amicizia....?


 
Paolo Veronese, Nozze mistiche di Santa Caterina, particolare Ha innegabilmente ragione lui (dico io)Ma io capisco lei; probabilmente avrei fatto altrettanto (dice mio marito)Siamo stati involontari testimoni di una grossa scenata familiare di due dei nostri più cari amici. Niente di violento, né di irreparabile. Ma di quelle cose che scavano baratri, in una coppia, che poi non è facile colmare.O che forse si crede di colmare, ma ogni tanto di riaprono sotto i piedi, a tradimento. Come le sabbie mobili.Il casus belli è scoppiato durante una cena, per colpa di una "cara" parente avvelenatissima.La discussione, davvero irrimandabile, è poi scoppiata in macchina: un tragitto di più di un'ora, in cui uno cercava di dire e non dire, trattenere l'emotività, ma col bisogno di sfogare comunque la propria rabbia e delusione.L'altra cercava di sminuire, abbozzare, deviare il discorso, parlare della stupenda notte siciliana sopra di noi.E noi, fra di loro. Un po' da commedia, un po' da dramma.Con il cuore gonfio di comprensione e partecipazione, di dolore e imbarazzo.Voglia di aiutare, ma anche paura di intromettersi. Difficoltà di capire fin dove si può arrivare, cosa è consentito all'amicizia e cosa non lo è. Fermarsi sulla soglia? Offrire un parere?Abbiamo offerto amicizia e silenzio. E poi, quando c'è stato il momento di sedersi ed esaminare le cose, abbiamo alla fine consolato entrambi. Abbiamo cercato di far vedere a ognuno le ragioni dell'altro, abbiamo fatto passare un tempo lento e immoto, abbiamo offerto amore.Che altro fare?