Abbandonare Tara

Blogflorilegio 17 - Voci d'opera


 
Lita Cabellut, Madame Butterfly Fra le mille pecche e stranezze che ho (che ho sempre avuto), c'è anche la passione per l'opera lirica.Una passione smodata che nasce fin dai primissimi anni del liceo, o forse prima, non ricordo. Certo indotta da mille frequentazioni lucchesi, Puccini, Torre del Lago, le opere del festival estivo in una Versilia ancora bellissima e con tanto amore per la cultura (oggi sminuzzato e svenduto a politicanti di bassa lega o vip di dubbia fama......ma che importa? tanto io ho ormai migrato da secoli verso altri lidi).UNa passione, poi, alimentata da amici altrettanto appassionati, quasi una setta segreta, in un'epoca di rock esagitato, imperante, esclusivo.Andavamo fino a Milano, nel loggione della Scala, ad assistere a messe in scena epiche, quando ancora i teatri avevano budget di rispetto e le opere potevano contare su registi, scenografi, costumi; e cantanti e direttori d'orchestra, cori e corpi di ballo....che epoca!E si tornava poi di notte, con quei bei treni lunghi e silenziosi, lenti, che attraversavano tutta Italia al buio. Si arrivava a Firenze la mattina presto, in tempo per i cornetti caldi e per rimanere storditi tutta la giornata.Qualche opera (molte) me le regalo ancora: ma vuoi mettere?Ho avuto la fortuna di sentire le voci dei miti: non ci si rassegna così facilmente al vuoto pneumatico di oggi.Intanto mi consolo un po' con questo blog: VOCE PIENA DI ARMONIA