Abbandonare Tara

Nera e d'oro


 
 Un abbinamento fantastico: di magia e mistero, ma anche di razionalismo e speculazione.Barocca e rinascimentale, medievale e ebraica; silenziosa di quei silenzi di nebbia che sale dal fiume, di freddo e fumo, rotto dalle strida dei gabbiani bianchi che volano instancabili intorno alle torri nere.Città d'acqua in terraferma, di solitudini e grandi consolazioni a tavola: alcoliche, più che altro. E cacciagione e pesci di acqua dolce e piccoli frutti di bosco neri anche loro; e rossi come l'oro.Città di grandi crudeltà e grandi eroismi, silenziosi e misteriosi, frutto di menti isolate ed eccelse, quasi alieni di un altro pianeta.Un paese misterioso, per noi, perché a lungo remoto. Ma caldo, accogliente: anzi, avvolgente. E non sempre il bozzolo che ti crea intorno è sano e benevolo.Ma ti cattura: e non sai sfuggirle.