Abbandonare Tara

le rose che non colsi


 
Frederick Sandys, La Belle Isolde  .....le cose che potevano essere e non sono state.Così il verso di GozzanoCosì spesso mi capita di pensare davanti a svolte individuali (ma anche collettive, perché no?), grandi o piccole potenzialità non riconosciute, non usate. Avventure non portate a termine o forse nemmeno cominciate. Chissà perché: paura, ma anche incapacità di riconoscere se stessi ed il valore che si nasconde in noi. Spesso è un problema delle ragazze, devo dire.Ricorderò per sempre l'amica che non si sentiva all'altezza di un tal ragazzo che le faceva la corte e che rinunciò così, per paura e mancanza di autostima, ad una storia che avrebbe potuto essere bella e riuscita, per finire poi in un rapporto masochistico e dai risvolti violenti.O belle intelligenze buttate via, vite che si arenano dietro una apparente tranquilla mediocrità.Talvolta sembrano scelte vere: ma il loro continuo riprodursi, sempre errate e sempre le stesse, porta a domandarsi cosa c'è dietro una coazione a ripetersi.Mi colpisce soprattutto la paura a mettersi in gioco, l'arretrare di fronte a spettri inesistenti o comunque ingigantiti, la incapacità di crescere, di fortificarsi, di affrontare una dopo l'altra avventure sempre più grosse.Certo io peccherò sul fronte opposto, sarò vista come una bulimica della sfida e dell'impegno. Ma non avrò il rimpianto di non aver provato a vivere.Vivere sul serio.