Abbandonare Tara

Lo scalo - consigli di viaggio 35


 
Eugène Delacroix - Giovane orfana al cimitero Per quanto ti sforzi, non puoi prevedere tutto, nel viaggio.La cosa più saggia sarebbe prevedere la possibilità dell'imprevisto.Non saprai quale, non saprai quando, ma in qualche modo non ti farai sorprendere dal fatto che ci possa essere un inciampo, qualunque, per via.Il tipo di consapevolezza che dovrebbero instillare nei giovani futuri sposi: non sarà sempre rose e fiori. Anche: forse lo sarà per molto poco.Ma è una sfida e, in quanto tale, potrebbe essere più stimolante ed interessante di un cartone animato il cui lieto fine è assicurato.Così è il viaggio.Lasciati stupire dal viaggio.Magari cerca di prevedere di avere l'essenziale sempre nel bagaglio a mano.E non parlo di spazzolino da denti: quello puoi comprartelo ovunque. Ma la cosa che ti fa star bene, che ti consola anche dell'imprevisto.Il pigiama viola; il piccolo campioncino di crema profumata; il regalo che hai cercato disperatamente, per qualcuno, e che vuoi portare a casa a tutti i costi; gli occhiali da sole.Poi, se puoi, compra un itiniterario in cui le tappe sono protette: un'amica in ogni città che tocchi, una ciambella di salvataggio se cancellano il volo, l'ultimo, quello che doveva portarti a casa.Così è per me Parigi. Così vicina che sembra di toccare la meta. Così lontana che devi per forza aspettare una notte e un giorno. Così calda (nel gelido marzo francese) perché c'è chi ti accoglie, ti prepara un letto fresco di bucato, girgio e arancione, per smaltire il jet lag e per consolarti del ritardo.Quasi quasi un imprevisto così bisognerebbe inventarselo apposta.