Abbandonare Tara

Berlino con gli occhi di Ody. 3


Allora, prima che le memorie siano davvero troppo vecchie e stantie, ecco una carrellata di souvenir berlinesi sulla smania per i mondiali di calcio.Adesso, dall'alto della nostra superiorità, ce le godiamo ancora meglio, queste foto.Mentre io ero là, tutte quelle bandiere, i megaschermi, il tifo teutonico, il disprezzo assoluto per noi "terroni" d'Europa, erano un po' una spina nel fianco. Cominciamo con i superuomini, sponsorizzatissimi, anche loro, ma sempre a prestare un'immagine di sé molto militaresca e solida: razza ariana e tutto il resto.
C'erano poi le bandiere ovunque: sulle automibili, soprattutto. Ma mai bandiere improvvisate, spontanee, gioiose: tuute bandierine d'ordinanza, della stessa dimensione, regolamentari, con ventosa di sicurezza. Si poteva eccedere solo nel numero, non nella scelta.
E anche la festa (qui quella dopo la sofferta Germania-Argentina) era sempre contenuta: noi nemmeno per il torneo dell'oratorio ci limitiamo a questi caroselli ucci-ucci.Contenuta in tutto tranne che nella birra!
C'erano poi piccoli segni di follia che non mi dispiacevano.La pompa di benzina:
O le miniature dei giocatori per bambini (o bambinoni, chissà):
Ma dove andare a vedere le partite, a immergersi nella folla?Grandi schermi dappertutto:Qui siamo al Sony Center di Postdamer Platz:
Ma qui è dove andavo io, nella piazza all'ingresso della Gemaeldegalerie.
Dove si poteva avere un altro assaggio del "cielo sopra Berlino":
E fare finta di essere su una spiaggia:
Questi siamo noi, io e i miei colleghi: sempre e solo in quattro, a difendere il tifo italiano.Ma non c'è poi andata male, no?