(Berlino con gli occhi di Ody. 4)Una città è anche i suoi cartelli stradali, le scritte sui muri, gli avvisi, le insegne dei negozi.Ho sempre amato rubare e collezionare questo genere di immagini, pensandole significative più di mille panorami da cartolina. Aprono uno sqarcio sul mondo dell'ovvio, che non per tutti è lo stesso "ovvio". Come guardare dal buco della serratura l'intimità di una società, il lato privato di una cultura; e cercare di ricostruirne il privato attraverso i sottintesi, il non detto, il gridato, il coinvolgente, quello che fa appello allìimmaginario collettivo.Ecco quindi un po' di Berlino (e di Germania) in questa ottica.Questa immagine è uno splendore: una piazza dedicata a Marlene Dietrich, il mitico "Angelo Azzurro"; contro lo sfondo di un manifesto dei Blue Man Group. La vecchia e la nuova Berlino, la sintesi ricostruita, il mito codificato e sclerotizzato nella toponomastica, il nuovo che acquisisce il veccho rendendolo storia.
Targhe, scritte, poster, murales
(Berlino con gli occhi di Ody. 4)Una città è anche i suoi cartelli stradali, le scritte sui muri, gli avvisi, le insegne dei negozi.Ho sempre amato rubare e collezionare questo genere di immagini, pensandole significative più di mille panorami da cartolina. Aprono uno sqarcio sul mondo dell'ovvio, che non per tutti è lo stesso "ovvio". Come guardare dal buco della serratura l'intimità di una società, il lato privato di una cultura; e cercare di ricostruirne il privato attraverso i sottintesi, il non detto, il gridato, il coinvolgente, quello che fa appello allìimmaginario collettivo.Ecco quindi un po' di Berlino (e di Germania) in questa ottica.Questa immagine è uno splendore: una piazza dedicata a Marlene Dietrich, il mitico "Angelo Azzurro"; contro lo sfondo di un manifesto dei Blue Man Group. La vecchia e la nuova Berlino, la sintesi ricostruita, il mito codificato e sclerotizzato nella toponomastica, il nuovo che acquisisce il veccho rendendolo storia.