Dove sono stata io la mattina del 4 novembre 2006, mentre a Firenze si celebrava il raduno degli angeli del fango?Avrei dovuto essere lì. Da qualche parte, tra le autorità, in quint'ultima fila, una poltroncina col mio nome sarà rimasta vuota. Avrei dovuto essere lì, certo. Molte celebrazioni doverose: tributo agli angeli del fango, messa in suffragio delle vittime dell'alluvione, scopertura in Battistero della prima formella delle Porte del Paradiso restaurate, firma del protocollo per messa in sicurezza del bacino dell'Arno (dopo quarant'anni non c'è male, vero?).Ma c'era anche tanta ostentazione, come sempre in queste occasione che fanno presto a tramutarsi in vetrine dell'apparire. Due ministri e un sindaco che hanno fatto del LOOK il loro unico bagaglio politico e culturale. Due ministri e un sindaco, ognuno col suo parrucchiere personale, la faccia da "piacione" (come uno dei tre è ormai nazionalemente noto), chiacchiere vuote, sorrisetti,
Memoria e dimenticanza
Dove sono stata io la mattina del 4 novembre 2006, mentre a Firenze si celebrava il raduno degli angeli del fango?Avrei dovuto essere lì. Da qualche parte, tra le autorità, in quint'ultima fila, una poltroncina col mio nome sarà rimasta vuota. Avrei dovuto essere lì, certo. Molte celebrazioni doverose: tributo agli angeli del fango, messa in suffragio delle vittime dell'alluvione, scopertura in Battistero della prima formella delle Porte del Paradiso restaurate, firma del protocollo per messa in sicurezza del bacino dell'Arno (dopo quarant'anni non c'è male, vero?).Ma c'era anche tanta ostentazione, come sempre in queste occasione che fanno presto a tramutarsi in vetrine dell'apparire. Due ministri e un sindaco che hanno fatto del LOOK il loro unico bagaglio politico e culturale. Due ministri e un sindaco, ognuno col suo parrucchiere personale, la faccia da "piacione" (come uno dei tre è ormai nazionalemente noto), chiacchiere vuote, sorrisetti,