Abbandonare Tara

Essere un quadro - 2


Ogni ritratto dipinto con sentimento è un ritratto dell'artista, non del modello. Il modello è solamente un accidente, l'occasione. Non è lui quello che viene rivelato dal pittore; è piuttosto il pittore che sulla tela dipinta rivela se stesso.(Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray) Questa è una grande verità artistica, ma non solo relativa ai ritratti. Relativa a qualsiasi opera d'arte, veritiera o meno sia la rappresentazione del soggetto.Per cui Leonardo non si rappresentava di più o di meno che Paul Klee o Jackson Pollock.
     Ma certo, si ha la consapevolezza di essere davanti ad un'opera di vera arte nel momento in cui si scopre che quella rappresentazione (di se stesso), l'artista riesce a trascenderla e a farla diventare rappresentazione del suo tempo, di una caratteristica dell'animo ummano, o, addirittura, di qualcosa di immanente e al tempo stesso, sovrastante l'uomo e il suo tempo.Munch aveva in mente se stesso o il dolore esistenziale dell'umanità, dipingendo L'Urlo? Rappresentava un fatto contingente (La morte della madre) o la disperazione dell'infanzia abbandonata?
E la immota atarassia di Piero della Francesca, il perdersi a volo d'uccello sulla pianura spalancata sotto il nobile e bruttissimo Federico Duca di Montefeltro, non nasconde forse la dimensione crudele e ineludibile del potere assoluto, adombrata nella smorfia sprezzante e nella posa di profilo, da imperatore romano, di questo condottiero scaltro e subdolo, che aveva da poco ordito l'uccisione del fratello per conquistarsi un ducato, altrimenti negatogli perché illegittimo?
 E Caravaggio, ritrae se stesso più e più volte, in panni di vittima, di perseguitato, di smarrito, di agnello sacrificale, quasi a cercare assoluzione dai suoi molteplici crimini?O non piuttosto rappresenta un'umanità, tutta, vittima dei tempi, della propria malvagità, della duplicità insita in ogni essere umano?Così (in ordine sparso) nella testa mozzata di Golia che soccombe al giovane David
         
Nel giovanile Bacchino malato
Nell'astante, impotente, del Martirio di San Matteo