Abbandonare Tara

Rosencrantz e Guildenstern


Tutti li abbiamo. I più fortunati possono dire che li hanno avuti. Cioè, forse, sono riusciti a liberarsene.Quelli che strisciano nell'ombra dell'anonimato, che fanno tappezzeria cercando di confondersi con la folla che ci sfiora per strada. Per assalirti meglio, appena abbassi un po' la guardia.Quelli che ti dicono sempre di sì, quelli che ti sorridono appena, oppure ti inondano di sorrisi enormi e vuoti, da pubblicità di detersivo. I giovialoni, gli amiconi, quelli tutti "cara", "amore" e "bella". E poi spargono veleni e costruiscono castelli di bugie.L'amica del cuore che proprio sul cuore ti mentiva, ti usava come pretesto e scusa, e alla fine finse di offendersi per evitare di rendere conto delle sue bugie. E tu stupida che ti sei sentita anche colpevole!La collega inutilmente invidiosa, pronta a smancerie e pronta allo stesso tempo a spargere voci sul tuo conto. Che tutti temevano, isterica e manipolatrice; da cui, per amor del quieto vivere, nessuno ti difendeva, nessuno ti metteva in guardia.Il vicino di casa collerico e forse alcoolizzato che ha continuato per mesi a spiare quello che facevi per compilare una lista lunga come un madrigale da leggere alla riunione di condominio, chiedendo danni e cercando complicità negli altri.La compagna di studi che non ti salutava mai:non eri alla sua altezza. E adesso invece usa il tuo nome per chiedere favori, invocando un passato in comune che non esiste.Popolano il buio corridoio dell'infanzia in cui ancora temi di avventurarti. Arrivano all'improvviso e non sai riconoscerli: indossano abiti mimetici, o forse sei tu la sciocca e l'ingenua e fai sempre, oltre a tutto, la figura proprio della sciocca e dell'ingenua, che non ha saputo prevedere e provvedere.Camminano al tuo fianco, nella luce, per anni: e poi all'improvviso scopri che quegli anni non erano altro che una lenta preparazione all'agguato.Oppure no: oppure davvero all'improvviso hanno scelto di camminare su un altro sentiero e allora al diavolo! che gl'importa più di te, se non servi più.Si fa presto a dir loro: "non ho bisogno di voi, statemi lontani". Il problema non è dirlo, il problema è riconoscerli. Il problema è scoprire a chi offrire cuore e anima; ma il problema è anche valutare fino a quanto e fino a dove, oltre che "a chi".Parole o sesto senso? Anni di consuetudine o istinto?