Abbandonare Tara

Bianco, rosa, rosso e grigio


Per alcuni la musica è legata all'amore. Una certa musica per un certo amore, una sorta di colonna sonora.Per altri le poesie. Per qualcuno un paesaggio, una città, un abito, un fiore.Niente di più ovvio che per un pittore l'amore, certi amori, siano legati ai colori, certi colori.La vita degli affetti di John Abbott Whistler segue un percorso così, colori che compongono musica."Sinfonia in bianco" è il titolo del ritratto della prima delle sue modelle, la bella irlandese Jo Heffernan, una delle più desiderate dai pittori londinesi dell'epoca, suo primo grande amore.
Le aspettative e le idealizzazioni di Whistler nei confronti della ragazza sono chiaramente effuse nel dipinto: purezza, gioventù, ingenuità, colore bianco, capelli sciolti (la meravigliosa chioma rosso scuro che era la fortuna della modella), i piedi che calpestano un tappeto di pelle d'orso (dominio della brutalità delle passioni), giglio nella mano.
Non meraviglia che solo quattro anni dopo Whistler rompa la relazione con Jo, dopo che la donna aveva posato per uno scandaloso dipinto di Courbet, Il sonno, rappresentante un amore lesbico.Un altro amore, un'altra sinfonia: Maud Franklin, la donna che gli darà due figlie e con cui Whistler vivrà undici anni una relazione da tutti creduta un vero matrimonio anche se i due non giunsero mai a sposarsi. Maud è "Sinfonia in rosa":
Un dipinto (e un colore) che è la tranquillità e la serenità di un rapporto domestico, continuità, fiducia. Fiori di pesco in vaso.Ma poi è la volta del grande amore, al termine della vita. Beatrix 'Trixie' Godwin era sposata con una amico di Whistler. Dopo la separazione il pittore e la bella, matura, ironica e intelligente donna si sposarono. Un amtrimonio che fu passione e complicità, la "Sinfonia in rosso":
Un amore e una passione che continua anche durante la malattia che si portò vi aTrixie dopo soli otto di matrimonio. Whistler continuò a vederne la bellezza e l'attrattiva anche mentre la donna era vicinissima alla morte, distesa sul sofà da cui ormai non si alzava più.
Con lo stesso, immutato, sorriso ironico e dolce con cui guardava al suo uomo e al mondo.E il grigio? Il grigio chi è?
E' la madre di Whistler, Anna, "Sistemazione in grigio e nero". Una tela triste e spenta? No: l'immagine di una donna forte, stabile, un punto di riferimento nella vita di Whistler. Una donna cui forse la vita aveva dato poco (il marito l'aveva sposata come  ripego, dopo averle preferito un'amica che morì giovane; rimasta presto vedova si assunse faticosamente la cura e la crescita di figli e figliastri), ma che seppe attraversare l'oceano per raggiungere il figlio pittore, a Londra, quando lui aveva bisogno di lei.
Una donna bellissima, bella proprio in una stagione della vita ingrata.Buona festa della mamma a tutte!