Abbandonare Tara

Metereopatia o ....cronologia?


Vicente López, MujerBe', direi che ne avrei tutto il diritto.Di essere un po' seccata, voglio dire. La primavera è scivolata via così, affacciandosi appena, tra una nuvola e l'altra.UNa sola settimana di verde nuovo, di sole scintillante, di promesse e risvegli.E poi di nuovo la pioggia. Di nuovo la delusione della luce precoce del giorno che contraddiceva e cercava di riconciliare con il rumore insistente, battente, delle gocce di pioggia sui tetti.Di nuovo i giorni perlacei, uno uguale all'altro, che passano così, consumando il tempo.Perché inesorabilmente, bel tempo o brutto tempo, metereologia a parte, lui, l'eterno galantuomo, il tempo cronologico, passa ugualmente, inesorabilmente.Ed è quasi con stizza, una incredula piccola rabbia, che tutte le volte che devo prendere un appuntamento apro l'agenda e ripeto: già aprile? già maggio? già giugno?Questa pioggia cancella, consuma, scolora i giorni. Inesorabilmente, noiosamente, affannosamente.Resti lì a guardare: da dietro i vetri, al riparo inutile di una grondaia, rimandando giorni felici, rimandando risvegli e gite e occasioni.Domani forse, a primavera...E la primavera è già passata, invece.