Abbandonare Tara

Sdrammatizzando (il dramma)


Felice Casorati, ImparareLa chiusura della scuola, i tempi dei quadri finali, i tempi di esami sono duri per tutti.Ci si sente chiamati in causa anche noi genitori, una specie di verifica dell'aver assolto il compito dell'educazione (almeno quella scolastica), a scadenze ripetute, annuali, con spesso molta più ansia e sensi di colpa di quelli che dimostrino i nostri beati (sconsiderati) figli, appena sfiorati da bocciature, debiti, risultati scarsi. Che importa, sembrano dire, quando non lo dicono davvero, lo proclamano. Ma allora usano espressioni molto più colorite, con l'arroganza ingenua dell'età, quella che nasce dell'ignoranza della vita, dal non sapere (dal non voler sapere, forse) che in qualche modo si stanno giocando proprio la vita, in questo disinteresse del futuro. Perché si sa, nell'adolescenza, il futuro, per quanto agognato, per quanto desiderato come speranza di affrancamento e libertà dai limiti familiari, in realtà non esiste: sembra essere un eterno presente, la distesa immota e lucida del mare piatto d'estate che si perde davanti ai nostri occhi, illuminato dal bagliore di luce che crea effetti da fata morgana, ingannevolei ma allettanti, imprescrutabili e non distinguibili.Ma sdrammatizziamo. Un po'.Ché tanto dovrebbe aver sdrammatizzato il madornale errore della traccia del tema di maturità di ieri, Montale e il ricordo di un sorriso. (E il più raffinato errore (per pochi intimi) del tema di storia dell'arte).Queste sono invece perle di famiglia:MAMMA: Allora, com'è andata la prima lezione di guida? TRE: Bene: solo che mi è un po' difficile partire da fermo...CUGINO PICCOLO: (ripetendo storia) e poi dopo la guerra cominciò il boom economico e inventarono le autolitarieMamma (quell'altra, cioè la ZIA): "Autolitarie"? ma vorrai dire "Utilitarie"...CUGINO PICCOLO: mamma, ma non erano automobili?CUGINO PICCOLO: E al governo c'era Alce De GasperiMamma: Alcede? vorrai dire Alcide, Alcide De GasperiCUGINO PICCOLO: ah, ecco: mi sapeva un po' di renna