Abbandonare Tara

per null'altro che per amore


John Everett Millais, Portrait of Anne MillerSe devi amarmi, per null'altro siase non che per amore.Mai non dire:"L'amo per il sorriso,per lo sguardo,la gentilezza del parlare,il modo di pensarecosì conforme al mio,che mi rese sereno un giorno".Queste son tutte coseche posson mutare,Amato, in sé o per te, un amorecosì sorto potrebbe poi morire.E non amarmi per pietà di lacrimeche bagnino il mio volto.Può scordare il piantochi ebbe a lungoil tuo conforto, e perderti.Soltanto per amore amamie per sempre, per l'eternità. Elizabeth Barrett BrowingUna frase (anzi, un verso), abusato, ripetuto, logorato. Dai baci perugina, dai diari delle adolescenti, dai biglietti di auguri. Eppure, dopo anni e anni, dopo passione e stanchezza, dopo fantasie e praticità, dopo che bellezza è stata sostituita da altra bellezza, dopo che il rimpianto è stato chiamato fascino, dopo che esperienza è diventata il sostituto di novità.Dopo che "io" e "tu" sono stati un inscindibile "noi", per poi recuperare un "io" e un "tu" diversi e di nuovo attraenti l'uno per l'altra. Dopo capelli lunghi e capelli corti, vestiti smessi negli armadi, fotografie e ricordi che riempiono cassetti. Dopo giorni che sempre più velocemente diventano mesi e anni, dopo paure e dolori, lutti, gelosie e ansie e malattie. Dopo dispense piene di marmellate profumate e bottiglie di vino che aspettano una grande occasione; dopo libri che riempiono gli scaffali, le stanze, poi lentamente strabordano a terra. Dopo grandi aspettative e grandi delusioni, dopo cambiamenti e trasformazioni, traslochi, prima e seconda repubblica, lotte e adattamenti, crescita, saggezza, umori e pazzie.Eppure se non fosse stato e non fosse tutt'ora per amore, non saremmo qui.Niente, più niente di quello che c'era, c'è.Nient'altro che l'amore.