Dante Gabriele Rossetti, A Christmas CarolE poi quando arriva il momento in cui non sei più figlio, ma solo genitore; magari genitore dei tuoi stessi genitori? Quando arriva il momento in cui non ti spettano più regali, ma solo ti devi ingegnare a trovarne per gli altri?Qual è il momento in cui la gioia della festa che arriva diventa peso delle incombenze, peso del non scontentare nessuno, fatica del non creare dispiaceri in quella che dovrebbe essere la festa della gioa?Quando il vivere il momento diventa già un ricordo? Quando cominci a sentirti in dovere di costruire il futuro passato dei tuoi figli, quando cominci a pensare che quello che fai, quello che dici, quello che cucini si trasformerà nel racconto che loro faranno a dei bambini ancora lontanissimi dal nascere?Qual è il momento di discrimine, lo spartiacque tra il ricevere e il dare, la fine dei Natali di ieri e l'inizio della ripida discesa verso il Natali del domani?Da quando il Natale dell'oggi diventa quasi temibile, triste, denso di assenze, da far passare, in un modo o nell'altro, al più presto?Quando abbiamo perso il senso della festa, il senso della vita?