Abbandonare Tara

Jurassic Park


 Felice Casorati, Giocattoli  Ho trovato stamani, in fondo al cestino delle mollette per i panni, nascosto, scolorito, la plastica un po' sfatta e appiccicosa per tutte le intemperie, caldo e freddo, passate, un piccolo dinosauro grigio e azzurro.Tanti anni fa stava in una piccola mano grassoccia, entrava e usciva dalla tua bocca, bagnato di quella saliva luccicante e limpida della primissima infanzia, strumento per alleviare il rumore delle piccole gemme di denti che cercavano di farsi spazio nelle gengive gonfie, dure e violacee.Un'estate di tanti anni fa; per lunghi inverni poi perduto in mezzo ad altri animaletti più o meno verosimili, dadi colorati, mattoncini di Lego. Saltella ancora, eppure fermo nella sua corazza di plastica.Sei innegabilmente cresciuto. Fortunatemente ma anche ineluttabilmente.Hai avuto quasi un moto di fastidio quando ti ho portato a vedere il piccolo dinosauro, reggendolo in mano come fosse una preziosa reliquia.Quei ricordi non ti appartengono, sono solo di una mamma; per un figlio della tua età possono essere un ingombrante fardello."Mica lo farai vedere in giro, ora?", hai detto, scontroso, con un tono tra il minaccioso e il rassegnato.Eppure sapessi cosa è stato per me trovare il dinosauro: è stato un segno. Il rendersi conto che anche fisicamente un piccolo pezzo del  "te" di allora sopravvive. Sopravvive sotto la scorza, dietro le affermazioni di indipendenza e le piccole grandi lotte quotidiane, dietro rimproveri e ripicche, sconclusionate fughe in avanti e scelte irresponsabili.E' così, grazie a tanti piccoli dinosauri di plastica, che le mamme sopravvivono anche alle peggiori adolescenze.