Docile veste quotidianaNon puoi conservare sempreO contraffare la tua gioventùDevi imparare le rugheCollera, svago, sonnoQuei rari pensosi segni Dell'aspro, incessante Vento di sabbia, il tempo.Sarai più spessa, flosciaLa logora borsaIntorno a un nome imbrattato.Seccati, dunque, indurati, gualciscitiE perdonami se quando eriNuova, non seppi trovareUno sprazzo di festa In cui portarti come ha dirittoOgni vestito prima Che la moda cambi.(Philip Larkin - Skin)