Abbandonare Tara

La primavera sbuca col suo passo di talpa


 
IWATA, Spring Evening (Haru-yoi)   La primavera sbuca col suo passo di talpa.Non ti sentirò più parlare di antibioticivelenosi, del chiodo per il tuo femore,dei beni di fortuna che t’ha un occhiuto omississpennacchiati. La primavera avanza con le sue nebbie grasse,con le sue luci lunghe, le sue ore insopportabili.Non ti sentirò più lottare col rigurgitodel tempo, dei fantasmi, dei problemi logistici dell’Estate.Eugenio Montale  Perché si può anche parlare di primavera senza farsi annichilire dal suo seduttivo colore, dall'ansia per pollini e dal desiderio di sole e caldo.Si può provare fastidio, anche, per quello che tanti adorano.Si può cercare di passare indenni tra retorica e voglia di nuovo, senza farsi incantare, lasciare che il quotidiano e il fastidio prendano il sopravvento.Si può cercare di soffocare col sarcasmo la mancanza e il dolore. La paura della vita che continua a scorrere e prende il sopravvento.Quello che ieri c'era, oggi non c'è più e non basta che sia primavera.Quello che succede al di là della porta. E non basta che sia primavera.