Abbandonare Tara

L'ansia


 
Caterina van Hemessen, Portrait of a Lady  L'ansia è una compagna gentile.Arriva con passi di gatto, leggera, inaspettata, impercettibile fino a quando non è qui.Ti guarda con occhi sgranati e piatti, vuoti e assenti, che ti catturano proprio perché apparentemente innocui. Ha un sorriso appena appena accennato sulle labbra piatte, un sorriso che non rimanda a nient'altro che alla tua stessa immagine, al tuo stesso vuoto, come in uno specchio.Arriva e ti guarda. Tu guardi lei e piano piano precipiti nel gorgo.L'ansia sta lì, immobile: catalizza, soltanto, le forze oscure che sono già in te. La sua presenza immobile agita acque piatte, allunga l'ombra,  amplifica l'eco.Si siede ai piedi del letto, sorride e la sua compagnia rende la notte immota, immemore, eterna.Se ne andrà, lo sai. Silenziosa come è arrivata, come un vampiro che ha paura della luce, svanirà difacendosi pian piano alle prime luci e ai primi rumori dell'alba.Ma adesso è qui: nota e ignota, uguale e sempre diversa,  razionale e irrazionale al tempo stesso, voluta e costruita o scostante e rifiutata. E' qui e tanto vale parlarci, farsela amica, camminare con lei, muto fantasma, un tratto di questo viaggio.Addomesticarla.