Abbandonare Tara

Il primo amore


"TRE" è innamorato.Un grande amore, per quello che si può giudicare. Nato in sordina, per voglia di gioco e di sentirsi grandi. E poi cresciuto con lui.Un grande amore perché lo ha cambiato tantissimo. E' diventato serio, riflessivo, posato....ha persino cominciato a studiare!Un amore condito di telefonate interminabili nella notte; di levatacce la mattina per incontrarsi con la ragazzina in autobus, andando a scuola; di voglia di stare tutto il tempo insieme; di appagamento della presenza fisica e emotiva dell'altro.Di svenevolezze adolescenziali ("No, non voglio un'altra fetta di torta. Io di dolce ho lei"!).Di docce interminabili e flaconi di profumo.E lei: universo femminile, universo sconosciuto, in un famiglia fatta tutta di maschi. Sì, c'è qualche rara cugina, ma le cugine non contano: sono tutte mocciose o tutte racchie.
Lei ha una cascata di riccioli e un sorriso aperto e bellissimo. Ma poi è una bimbetta appena cresciuta, come tante: con gli occhiali e la macchinetta per i denti, le ginocchia ossute e un po' di imbottitura nel reggiseno per far finta di essere grande.Ma è davvero di una dolcezza assoluta. E guarda "TRE" come se fosse un dio in terra. Gli lascia bigliettini con i cuoricini attaccati allo specchio del bagno. Segni di baci succhati sul collo. E un innamoramento che si estende a tutto il genere femminile.Adesso "TRE" è più trattabile, meno ribelle; chiede perfavore, chiede scusa; fa l'adulto col fratello piccolo, paternalista e protettivo (quando prima litigi e baruffe erano all'ordine del giorno)."TRE" è tornato ad amarmi in maniera incondizionata, mi chiede consigli in materia femminile, si presta a uscite per shopping, si è tagliato i capelli, si è comprato un paio di jeans meno da rapper del solito, ha abbandonato la musica metal per ascoltare nenie celtiche.Ogni tanto però si scoccia: "E  che cavolo! Ma io voglio andare a giocare a pallone". "E ora basta: c'è San Valentino, e sai che palle!". "Sì, se dò retta a lei mi tocca a festeggiare anche il complegiorno di quando ci siamo incontrati!"Meno male: è sempre il mio tsunami!