Abbandonare Tara

....emergendo....


Il riposo è il condimento che rende dolce il lavoro. Plutarco Emergendo da un lungo periodo di stress e di superlavoro, mi accorgo che anche il riposo mi risulta difficile.Dopo tanta adrenalina accumulata, che mi ha tenuta sveglia di notte quando mi serviva, per finire di scrivere i testi; che mi ha dato chiarezza mentale e grinta per rispondere agli attacchi e chiarire i dubbi altrui; che mi ha dato idee e stimoli da proporre agli altri del gruppo, forza per spingerli a produrre e ad eleborare idee migliori; che mi ha dato anche aggressività sufficiente a tener lontani seccatori, perditempo e capacità di far rispettare le nostre scelte e i nostri tempi.Dopo la festa, le congratulazioni, gli applausi, i riconoscimenti anche da parte di chi non aveva condiviso le nostre idee; dopo la legittima soddisfazione di vedere finito al meglio il lavoro; l'inaugurazione; gli amici; la folla imprevista.Adesso dovrebbe esserci il riposo, no?Quello che serve a ritemprare le forze e ad affrontare gli impegni futuri.E invece no: c'è tanta lentezza. Pigrizia. Pensieri interrotti. Gesti inutili. Guardarsi intorno. Lasciar fluire il tempo.Comincio mille cose e le interrompo tutte. Fantastico su quello che dovrei fare; e non faccio nulla.Mi lascio cullare da questo tempo grigio. Girucchio per casa. In pigiama. Non ho neppure voglia di shopping, parrucchiere, amiche, cinema: tutte quelle cose che avevo rimandato a "dopo", che vedevo come miraggi quando ero immersa nello stress del lavoro.Guardo il gatto: anche lui girucchia per casa. Annusa dappertutto, caso mai una briciola di cibo fosse sfuggita alle pulizie. Sa già che non è così: ma è il suo istinto cercare pigramente, svogliatamente curiosare, far passare il tempo in una illusione di caccia, tra un pisolino e l'altro.Dev'essere anche questo il mio istinto ora: aspettare un nuovo stress, una nuova sfida. L'adrenalina dà assuefazione?E intanto mi lascio andare, come un pigro gatto di casa.