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« figlia dei fioriLolita »

poesia per me

Post n°30 pubblicato il 16 Marzo 2016 da rugiada852

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"Poesia è mio padre che torna dal lavoro, con gli occhi colmi di stanchezza, ma che appena incrocia gli occhi  di mia madre, brilla di orgoglio.
Poesia è la mia vicina di casa, che ha perso una figlia, a sua volta mamma e che le ha lasciato una piccolina da accudire ed amare, compensando a suo modo, il migliore, l'amore materno che non ha uguali.
Poesia è il lavavetri del semaforo all'incrocio tra corso calatafimi e la circonvallazione, che tutte le volte che mi vede mi chiama "sorella", ma non sa nulla di me, tranne che la mia macchina era arancione, ora è bianca e che oltre all'euro gli regalo anche il mio sorriso, per ricambiare il suo.
Poesia è via Perez, perché la amo, la odio, l'infamo e la rispetto come si fa con i parenti stretti, quelli che ti sono toccati e te li devi tenere, perché ti fanno incazzare, ma hanno il tuo stesso sangue e il legame è viscerale.
Poesia è Ivan, quarantenne, ma con la mente ingenua di un bimbo di sei anni, che abita al piano terra, nel palazzo accanto e che tutte le volte che mi vede, mi dice che alla processione del venerdì santo, quest'anno, deve venirci con me.
Poesia è la puntuale abbanniata dello sfincione "fattu ra bella vieru", che se per caso sei di Milano, ti chiedi come mai a Palermo urlino in arabo.
Poesia è mia nonna, che davanti alla statua della sirenetta, a Mondello, si fa il segno della croce ed inutile dirle che quella non è la Madonna, perché per lei è "a Marunnuzza" e la deve salutare.
Poesia sono le poste di via Gaspare Palermo, dove ti compri il numero del turno e ti puoi andare a fare la spesa.
Poesia è il ragazzo del panificio, che non aspetta che io chiami; lui mi citofona ogni mattina, per chiedermi cosa voglio per la colazione.
Poesia è il palermitano indignato, che si indigna, perché gli hanno insegnato che è giusto indignarsi, ma se poi parcheggia in doppia fila, butta per terra l'immondizia e sfascia tutto, va bene uguale, perché uno "U proprio immu un su po taliari" e si può indignare solo per quello degli altri; è anatomia, mica è colpa sua. 
Poesia è il Teatro Massimo, che più lo guardo, più mi batte il cuore e se chiudo gli occhi e lo immagino, lo vedo respirare, cantare e mi schiaccia pure l'occhio, per dirmi che vorrebbe il mio abbraccio, come quello di ogni palermitano. 
.Poesia sono io, quando mi sveglio col sorriso, mi guardo allo specchio, mi riconosco e mi voglio bene; questa poesia è rara ed è piena di ossimori, antitesi e sineddoche.
Poesia è il viso di mia figlia al mattino , con gli occhi azzurri che stentano ad aprirsi , poesia è il suo modo di dirmi “mamma”.
Poesia è il dialogo con un amico, con una persona importante, con una persona che stimi; 
.E se tutto questo è poesia, almeno per me, io credo di non poterne fare a meno. È la poesia della vita, senza regole e colma di eccezioni ed imperfezioni, che la rendono unica e tale."

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