Angulus ridet

Chi bella vuole apparire....

Ore 9,30...arrivo trafelata per un appuntamento con lui...il collega dei miei sogni, ma non solo dei miei, s'intende...dei sogni di qualsiasi donna dotata di un poco di buonsenso e di almeno un paio di ormoni funzionanti.
Irresistibile, fascinoso, con uno sguardo che ti azzera la salivazione.
Il principe azzurro delle favole arrivava sul cavallo bianco, questo arriva con un SUV, ma vabbè...è il concetto che conta.
Lui è già là che mi aspetta ed io incedo, agghindata come il cielo comanda.
Jeans chiaro aderente, camicia scura anch'essa aderente con scollaturona vertiginosa modello perditicidentrosubito, giacca avvitata chiara.
Sulle labbra, rossetto rosa effetto volumizzante, agli occhi rayban modello nonvedonullamaindossarlialle9delmattinofamoltofigoieratico.
Io e il mio metro e 68 di statura avanziamo.
Falcata sicura, incedere deciso.
Ogni mio passo dice...mondo scansati, perchè IO devo passare.
Arrivo a 30 metri dal principe azzurro e lui rimane senza fiato.
Mezzo flacone di Chanel, in effetti, toglierebbe il respiro a chiunque.
Sorrido, socchiudo le labbra per un sensuale saluto e...ZAC...un piede bastardo inciampa al primo scalino davanti alla porta facendomi cadere rovinosamente sul secondo scalino (e per fortuna ce ne sono solo 2...non oso pensare a cos'altro sarebbe potuto accadere!).
In sequenza, odo le voci come Giovanna D'Arco e ho le visioni come Teresa D'Avyla, reprimo un grido di dolore mentre sul mio viso si avvicendano tutte le gradazioni di colore...dal rosa al carminio.
Lui mi guarda e mentre io desidero solo innalzarelodialsignore mi chiede se mi son fatta male.
No, no, lo rassicuro io, mentre un trapano mi tortura dalla caviglia al ginocchio.
- I gradini sono tremendi -aggiunge - pensa che mia nonna giorni fa è caduta e si è rotta un femore.

E adesso sono una donna ferita a morte. Nel fisico e nell'orgoglio.

P.S. Son tornata alla base...e adesso caschi il mondo non mi muovo più...per un paio di ovvi motivi.