Angulus ridet

Comunque vada


Ed è arrivato il giorno della consapevolezza...quella che per mesi ho lasciato fuori dalla porta.E quando rientra in casa, la bastarda...morde, fa la sostenuta, insomma te la fa pagare per come l'hai trattata.E da adesso in poi sarò IO...sarà necessità...rispetto ed onestà verso me stessa.Che poi non sono le cose a mutare veramente, non è la vita che stupisce, ma sono io  ad osservare le cose differentemente, io che a un certo punto sto diventando altro. La vita, in fondo, è così prevedibile...quando hai passato venti, trenta, quarant’anni di questi giorni curvi, hai imparato a prevedere i guai, ad intascare i lutti, hai capito che tutto torna e tutto si rinnova...come la notte  e il giorno.E ho imparato che il danno non è mai definitivo, che dopo la mezzanotte viene di nuovo l’alba...e che gli eventi, quelli belli che sono balsamo per il cuore non sono mai per me, ma per qualcuno che è un po’ più  fortunato, un po’ più bravo, un po’ più giusto e un po’ più bello...e a lui il gioco è riuscito. E così che a un certo punto non mi può più bastare quel gioco di rimandi e di riflessi che mi ha concesso tempo e leggerezza, non è affatto giusto, anzi si fa pericoloso, indegno, surreale.Dentro l’impietosa realtà c’è quella faccia che un poco mi imbarazza, che ingiustamente penso  non mi corrisponda...però è la mia, davvero...e tocca proprio  a me...non posso tirarmi indietro un’altra volta...lo devo dire forte...IO...anche se stona...anche se gira storta e sembra non tenere mai la rotta...adesso ci sono solo IO.