Abominevolmente

Passeggiate notturne


La notte, a volte mi sveglio e dopo essermi girato e rigirato nel letto, senza riuscire a riprendere sonno, mi alzo, mi vesto ed esco.Vado a camminare dentro ad essa, immerso nei vicoli del centro storico, con qualsiasi situazione meteo in corso. Il buio, illuminato dai lampioni, deboli e giallognoli, ogni volta è un'atmosfera diversa.Il vuoto, la mancanza di traffico, di persone, oddio qualche volta qualcuno conciato maluccio lo si incrocia, mi fa vivere sensazioni di quiete, mi fa apprezzare i luoghi dei miei natali, in cui, a volte, immagino di incrociare i personaggi storici dei racconti sentiti da bambino.Via Taverna, " sta 'lvé " come la chiamiamo, davanti al vecchio Ospedale, vedo" Nadal dal cul rosa", con la sua seggiolina che taglia i capelli per pochi centesimi, e guai a dargli una lira, meglio 10 centesi in pezzi da 1, sono di più!Via Borghetto, "canton di gied", la Pesciolina, seduta sulla seggiola fuori dalla porticina del suo monolocale a piano terra, in attesa dei clienti, che passati i 70 era ancora ricercatissima, per la sua "arte orale"...senza denti"L'infràngìbil", "Tobrùk", "Sant' Antòni"...tre quartieri con le cooperative, luoghi di mescita e gioco delle bocce, dove giornalmente, più o meno agli stessi orari, potevi incrociare " Bruno al sop ", sempre intento a sbraitare dietro qualcuno, con davanti l'immancabile scodellino (scudlein) di vino.Uno degli angoli, per me più suggestivi, è la scalinata di San Sisto, i suoi lampioni gialli, la piazzetta da cui si scende, intravedendo le mura Farnesiane, i piazzali della caserma, e Porta Soccorso...immersa nella neve.Sono anni che vivo qui, eppure ogni notte che mi capita di uscire, vivo emozioni diverse, vedo paesaggi nuovi...e rimango incantato come un bambino.