Abominevolmente

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BAMBINO CHE NON HO

Bambino che non ho, figlio mai nato,cercherò di spiegarti tutto ciò che ti ho evitato. Il parto innanzi tutto, e il dolore di saperti espulso dall'amore. La paura di venire abbandonato, quei vagiti lunghi come i fischi dei treni nelle stazioni secondarie, e il suono delle parole indecifrabili che t'impongono la loro dizione. E i birignao intollerabili con cui ti si rivolgono le persone. La prima volta che la tua mamma uscirà la sera. Il terrore che non tornerà più. Ti ho evitato la vergogna di fartela sotto a scuola, gli altri che ridono e ti mettono alla gogna. La fatica di sollevare la prima matita come un macigno, e il ghigno dei grandi quando deformi le parole. Ti ho evitato il freddo quando piove, la paura dei tuoni dei fantasmi e delle streghe, e poi le prime beghe: quando un compagno ti dirà "Tuo padre è un ubriaco" oppure "Noi siamo molto più ricchi di voi" e ti faranno vergognare della tua famiglia e del tuo nome. Io ti ho evitato, piccolo, l'angoscia di un cognome e delle ombre che comporta e poi, diciottenne al primo amore, la sconfitta di attendere ore dietro una porta lei che non ti vuole. E l'assillo del primo impiego, l'offesa di tutte le file burocratiche, i soprusi di chi comanda e l'arroganza dei potenti. Io ti ho evitato tutte le litigate, le sgridate, il dolore di quando moriranno tuo padre e tua madre, la solitudine del deserto, quella provocata dall'invidia, dal tradimento, quella solitudine che ti farà percorrere tutte le periferie dell'anima. E poi, da vecchio, lo sgomento per aver tanto vissuto e sofferto e gridato e amato, inutilmente, in cambio di niente, inascoltato. L'elenco potrebbe continuare, ma è un'impresa inutile, come catalogare le gocce del mare. Inutile, perchè il dolore più grande, tuo padre non te lo ha evitato. Il dolore di non essere nato.

Jack Folla

 

FLUTTUANZA

Vagheggio nel vorticoso

spasmo della "vita"


Fluttuando come un chiozzo alla deriva

nessun futuro ci è dato di sapere


Ma...ancora...esiste chi crede

di costruirlo come crede

XXIV/XII/MMX G.M.

 

PENSIERI

Un uomo solo che guarda il muro è un uomo solo. Ma due uomini che guardano il muro è il principio di un'evasione

Jack Folla

 

AFORISMI

L'essere stati ben educati è oggigiorno un grosso svantaggio: ci taglia fuori da così tante cose!

Oscar Wilde


In genere dico sempre quello che penso veramente. Ma oggigiorno è diventato un grave errore poichè si rischia di essere fraintesi

Oscar Wilde

 

E' molto più prudente pensare male di tutti finchè, naturalmente, si scopre che una persona è buona, ma oggigiorno ciò richiede un'infinita serie di indagini.

Oscar Wilde

 

 

VIVERSI....SI'

Post n°314 pubblicato il 25 Settembre 2017 da discreto7

Da dire ci sarebbero un'infinità di cose.

Ieri giornata a dir poco meravigliosa, non solo per il bel tempo, ma per il tempo passato assieme a quella donna con cui ora desidererei tanto legarmi.

Sono passati pochi giorni dal nostro primo incontro, ma quello che ci sta succedendo è strepitoso. Come la maggior parte delle storie, l'inizio è la parte più coinvolgente, c'è da scoprirsi, da annusarsi, da violarsi, e scoprire tutti i lati di entrambe le facce delle medaglie, insomma pregi e difetti. Con il tempo è naturale che le cose poi prenderanno dei ritmi più normali, ma l'attesa, il desiderio, la curiosità creano quell'effetto adrenalinico fantastico.

Comunque, per farla breve, dopo esserci trovati in stazione, abbiamo fatto un giro per il centro dove non era mai stata, un caldo tremendo, allora a casa dove per diverse ore ci siamo coccolati, abbiamo chiacchierato ed abbiamo più volte fatto l'amore.

Siamo due caratteri diversi, entrambi con vite segnate da persone che ci hanno pesantemente ferito, pertanto con corazze che si fa talvolta fatica a togliere, ma che sembra si stiano lentamente ammorbidendo. Io ho ritrovato una serenità che non sapevo più esistesse, e mi sta dando la forza di lasciarmi andare un pò più facilmente, ma mi stà anche spronando ad intraprendere nuove strade. Lei ha un'armatura più complessa da levare, ma già sto notando dei piccoli segnali che indicano delle aperture, e per quanto ancora poco la conosco e posso intuire, sono già dei bei passi avanti. E questo mi da speranza e gioia.

La lontananza alle volte sembra un ostacolo, specialmente in questo momento così a mille, tuttavia penso possa anche essere un bene, in quanto ci permette di avere ancora degli spazi nostri, e  l'attesa del prossimo incontro diventa carico di reale desiderio di rivedersi.

Alla fine quello che è il vero ostacolo si chiama Paura, quella di ritrovarsi un domani di nuovo a leccarsi le ferite, a piangere da qualche parte trovando rifugio in alcool o cibo a dosi massiccie, ricadere in stati depressivi da cui tanto si è faticato ad uscire. Ma dopo diverse batoste, sono anche giunto alla conclusione che vivere nella paura non è vita, ci si priva di emozioni, di libertà, di tutta una somma di cose per le quali si deve rischiare per godersele tutte, tanto siamo solo di passaggio!

 
 
 

NORMALE GIORNATA SPECIALE

Post n°313 pubblicato il 24 Settembre 2017 da discreto7

Alle volte le cose più semplici sono le più belle!

Un pomeriggio passato a visitare un castello in collina, rientro in città per un'aperitivo, una pizza per cena, due passi in un bel parco...rientro a casa.

Quello che invece conta è la compagnia, la persona con cui si sono fatte queste cose.

Parto da casa con il mio solito largo anticipo, non devo andare lontanissimo, ma prima ho un paio di cose da fare, fatto sta che comunque arrivo trenta minuti prima, inganno l'attesa con un caffè, una sigaretta, tre, ed anche lei arriva in anticipo, sapendo che l'aspettavo già, cosa non poco comune in una donna.

Salito in auto, non abbiamo meta chiara, mi aveva chiesto se mi piacevano i castelli e se ne avevo visitato uno della zona, ed io lancio l'idea di andare lì. Arrivati in loco parcheggiamo e troviamo davanti a noi un piccolo ostacolo, una salita infinita. Io sono totalmente fuori forma, lei a quanto pare idem, pertanto arrivati in cima ci fermiamo per rifiatare, anche perchè dietro l'angolo ce ne era una'altra! Alla fine raggiungiamo sto castello, entriamo, e talmente presi dal parlare, manco ci accorgiamo che c'è una biglietteria, pertanto veniamo richiamati a pagare ill biglietto d'ingresso.

Passiamo una bella ora tra visita al castello, affacci sul panorama sotto di esso, e un'ìinfinità di baci.

Dobbiamo rientrare, siamo aspettati per un'aperitivo in città con le sue MIGLIORI amiche.

Diciamo così che è un pò un banco di prova, spiegarne i motivi qui non sarebbe ideale, sulla questione ero combattuto, ma avevo il sospetto che per lei era importante, e questo significava anche rafforzare il nostro rapporto.

Arrivati al bar, le sue "Girls" stanno ancora arrivando, ci accomodiamo in attesa ma passano pochi minuti. Me le aveva già fatte vedere in foto, ma dal vivo tutta un'altra cosa. S. è na donnona, una capigliatura rossa abbagliante, un davanzale che sembra un attico che non puoi fare a meno di notare, anche se parzialmente coperto è dirompente, dall'aspetto un pò caciarone. M. sembra invece una donna di altri tempi. Ha delle movenze lente, un tono di voce anomalo al giorno d'oggi, una mise elegante con il particolare che la deve differenziare, la guardo mentre apre il pacchetto di sigarette, ne estrae una e se la porta alla bocca con dei gesti lenti, ed io rimango un filo stranito. Comunque dopo aver ordinato da bere inizia una conversazione piacevole tra loro, ma non mi sento escluso, in quanto già qualcosa Gem. mi aveva raccontato, e quando pensa stia perdendo il filo mi traduce per rendermi partecipe.

S. secondo me è un po folle, ma vista l'età, visto il suo passato, si può anche comprendere.

M. capisco che qualcosa in lei deve avere fatto un "crack", e questa sua identità che appare è un mix tra chi vorrebbe essere, e chi non si sente di essere.

Ogni tanto le Girls si alzano per recarsi al buffet a corredo dell'aperitivo, ed io resto a turni solo con una o l'altra, ma tutto va ottimamente fino al momento che io mi alzo e le lascio sole per andare a prendere le sigarette per la serata che mi aspetta. Torno, le salutiamo ed andiamo a cena.

Il locale è una classica pizzeria, niente di lussuoso ma neanche una bettola, Gem aveva prenotato e praticamente in sala c'eravamo solo noi, cosa voluta che mi ha fatto ricordare una scena di " C'era una volta l'America" , non l'ho detto, ma ho apprezzato questa sua attenzione in modo smisurato, un palese segnale di quanto era importante quella nostra prima pizza.

Mangiamo chiacchierando di mille cose, vengono aperte porte dei reciproci passati, sia belle che brutte, ed il tempo vola. Pagato il conto, decidiamo di fare due passi, ed una volta attraversata la città entriamo in questo enorme parco, Ci prendiamo per mano e continuando a raccontarci di noi, passeggiamo per i suoi viali periferici, la zona centrale è un pò troppo buia, e diciamo così potrebbe esserci qualche balordo, pertanto poi ne usciamo per aggirarlo e raggiungere la macchina con un largo giro. Ogni tanto ci fermiamo, non serve neanche guardarsi che ci baciamo appassionatamente, poi altro pezzo di strada, chiacchiere, altri baci.

Mi ha racontato abbastanza di lei, delle sue origini, della sua famiglia, e questo mi permette una maggiore comprensione di come sia, io ho fatto lo stesso fino a quando le chiedo se le va di fermarci da qualche parte a bere una cosa. I locali che troviamo per strada non ci piacciono, ed allora mi chiede se mi dispiace andare in un Mc Donald's....le piace il suo gelato.

Acconsento e raggiunto il locale, mentre lei consuma suo gelato ed io una bottiglietta d'acqua, un'altra ora vola via.

Mi riaccompagna dove ho la mia auto, arrivati in loco stiamo una mezzoretta a scambiarci un sacco di baci, per poi salutarci, io non voglio farle fare tardi, e mi aspetta ancora un viaggetto per tornare a casa che faccio a tutta birra, con lo stereo a manetta, e tanti messagi vocali scambiati tra noi.

Ho il cuore a mille da quanto sono felice, la testa è un groviglio di pensieri tra la presentazione con le girls, il suo passato che mi ha racontato, l'indomani che mi raggiungerà, ma mi sento in pace con il mondo, cosa per me assai ostica.

Dopo qualche messaggio prima della buonanotte, lei sia addormenta di colpo, me ne accorgo dalle sue mancate risposte, avevo ragione ad andarmene presto, e la saluto.

Domani sarà un nuovo giorno, da vivere ancora assieme, in parte, e mi addormento al volo anche io, con il dolcissimo ricordo dei nostri baci.

Da Sonnyboy a Fortuna

 

 

 
 
 

OTTOVOLANTE

Post n°312 pubblicato il 22 Settembre 2017 da discreto7

 

 

 

Che dire , il titolo già definisce come ieri sera mi sia sentito.

Un turbinio di emozioni e sensazioni, dalla piacevole conversazione al top del piacere fisico nel giro di poche ore.

Non sono ancora stato colpito da crisi di senilità precoce o di amnesia,  ma non ricordo in tutta la mia vita di essere mai stato così bene.

Mangiare chiacchierando, trovando una comunione di pensiero che, a volte, riuscivamo quasi a sapere quanto sarebbe stato detto, ancora prima che venisse pronunciato.

L'attrazione fisica dirompente, che ci ha portato ad ad un'estasi vertiginosa, come se fossimo due amanti da sempre.

Un vero e proprio ottovolante, dal culmine del piacere, all'abbandono totale delle membra, in una sorta di paradiso leggero, per poi rivolare ancora più in alto, quasi a toccare le stelle.

Stamani le sensazioni al risveglio erano quasi di sconcerto, di sogno da realizzare, ma le prove che tutto era reale c'erano...ed allora mi sono sentito investito da uno tsunami di felicità, che uno apparentemente burbero come me, non è riuscito a nascondere.

Un sole nuovo brilla nel mio cielo, una rara Gemma di donna.

 
 
 

PRENDIMI

Post n°311 pubblicato il 21 Settembre 2017 da discreto7

Poche ore mi separano dall'incontro con una meravigliosa donna, che giorno per giorno mi sta rapendo tutto.

Mi sento stranamente tranquillo, di solito tendo ad essere più agitato, pur sapendo che i prossimi giorni saranno dei tasselli fondamentali del nostro rapporto.  Non la sto prendendo alla leggera, anzi, ma sento che c'è da parte di entrambi la vera volontà di costruire qualcosa di bello. E mi fa sentire bene ed abbastanza calmo.

Avremo mille discorsi ancora da affrontare, mille sfaccettature di noi da scoprire, saranno queste scoperte che se affrontate nel modo giusto serviranno per mettere solide basi a tutto.

Ieri sera mi ero imposto di stare tranquillo, era un pò una serata zero, un test di come avrei reagito ad una particolare situazione. E' stata dura, le emozioni avevano dei sobbalzi da montagne russe, ed il tempo non passava mai. Poi finalmente si fa viva, avevo il cuore in gola, ma tutto era finito, finalmente.

Erano veramente anni che non usciva questo mio lato che, normalmente tendo a controllare, ma ieri sera facevo veramente fatica, ho provato ad assopirlo, ma ho ottenuto l'effetto contrario. Vabbè, questa è passata, so che ci saranno altre sere così, ma per ora la situazione è questa, ma confido che nel tempo possa mutare.

Ora lei è casa sua, che si sta facendo la doccia per andare poi al lavoro, io stamane comincio a preparare la cena che consumeremo stasera quando mi raggiungerà. Non vedo l'ora di vederla entrare dalla porta, levarsi le scarpe, e stringermi in un abbraccio infinito baciandola.

Sarebbe fantastico si potesse fermare di più di quanto farà, ma impegni di lavoro lo impediranno, pazienza, ci saranno altre occasioni, prendiamo ogni attimo che ci viene concesso e godiamoceli tutti.

 

 

 

 

 
 
 

PARTENZA

Post n°310 pubblicato il 20 Settembre 2017 da discreto7

Riprovare certe emozioni dopo tanti anni, non è solo una boccata di ossigeno, ma una scarica defibrillatrice che ti fa domandare: " ma dove ero gli anni passati?"

Quando termina una relazione, succede che si cerca di capire gli errori commessi, e ci si accorge di essere stati segregati in una sorta di limbo, da cui si faticava ad uscirne, ed è quando le emozioni ritornano che si comprende questo.

Non è facile ricominciare, gli errori fatti, i dolori vissuti, portano comunque a corazzarsi un attimo, a volte anche troppo, ma che vita sarebbe quella di stare lì, seduto sulla banchina, a vedere le navi che partono, e non prenderne neanche una?

Ieri ho deciso di prendere la mia, non ho idea dove mi porterà, ne quanto sarà lungo il viaggio, se filerà tutto liscio, o ci saranno temporali e burrasche, ma voglio esplorare questi nuovi paesaggi fino in fondo, con la consapevolezza che ogni viaggio è la scoperta della vita.

 
 
 

COLPO DI FULMINE???

Post n°309 pubblicato il 19 Settembre 2017 da discreto7

Qualcuno ci crede? Io fino a stanotte no,non mi è mai capitato e non ci ho mai creduto.

La mia dura razionalità, le musate prese, i tradimenti ricevuti, il voler tenere i piedi per terra sempre e comunque, per concludere con il periodo depressivo duro da lasciarsi alle spalle.

Eppure stanotte ho dormito pochissimo, i miei pensieri erano concentrati su du LEI, e faticavo a dormire.

Avevo sensazioni strane, il corpo non riusciva a stare fermo, lo stomaco che ribolliva, e non era fame, la testa che volava, mi sembrava di fluttuare in un mare agitato che mi trascinava sempre verso di lei. Eppuro l'ho vista solo due volte, in tutto una manciata di ore che non raggiungono la giornata.

BHO, non ho idea di come giustificare sto mio comportamento, ma mi rendo sempre più conto che mi manca da impazzire, e sia chiaro, non sto parlando di solo sesso...ma di tutta lei.

Il suo camminare leggera x casa a piedi scalzi, il suo guardarti negli occhi, il suo appoggiarsi con la testa sul mio petto e restare li.. in silenzio, il suo modo di sedersi a tavola e mangiare come una bimba.

No, non sono impazzito, la "pazzia" l'ho vista, l'ho provata, l'ho toccata con la mia pelle...ma sono PAZZO di LEI!

Giovedì sera dopo il lavoro ceneremo assieme, ci baceremo tanto, e vorrò godermi ogni istante che mi starà accanto.

Ora la situazione, per lei, non è delle più facili, ma le ho detto che passo per passo proveremo a viverci...senza paure, senza falsità solo provando a conoscerci meglio, rispettandoci vicendevolmente.

Cosa dite...E' stato un colpo di fulmine???

Sotto sotto ci spero tantissimo, avendo io un filo di paura che finisca tutto.

Baci tesoro mio...di Nome e di fatto

 

 
 
 

Ritorno

Post n°308 pubblicato il 31 Agosto 2017 da discreto7

Oggi è un ritorno dopo anni.

Questo è il segnale che ho metabolizzato una situazione emotiva che mi ha destabilizzato per un pò.

Capita a tutti che si interrompano delle relazioni sentimentali, io stesso ne ho interrotte, ma una cosa che non ho mai fatto è stato quello scappare.

Il riassunto è semplice, 5 anni assieme, di cui 4 di convivenza, alti e bassi immancabili fino a che ..., mentre al lavoro, di colpo non risponde più al telefono, un whattsapp in cui mi comunica che sta facendo commissione e che mi richiama, per poi arrivare un altro whattsapp che termina: "...non chiamare, mi farò sentire io per darti motivazioni, le chiavi sono nella posta"

AZZZZZZZ....Fantastico, se n'è andata scappando come una ladra.

Torno a casa, le chiavi nella cassetta della posta, la " cassa ferie " dimezzata...ed un sacco di roba sua rimasta nei mobili di casa.

un sacco di messaggi di botta e risposta....e poi il crollo.

La sera non riesco a cenare, però mi bevo una bottiglia di rosso. Comincio a girar per casa, ovunque le sue tracce: le ciabatte davanti l'armadio, la borsa appesa al porta abiti, il progetto della lampada di riciclo affianco al mio pc, gli occhiali da sole sullo svuotatasche, la rosa del nostro 5° anniversario difianco alla tv della sala.

La pressione sale, non so più dove guardare....perdo i sensi.

...non ho idea del tempo passato, mi riprendo e mi provo la pressione : 122/165

Vado al Pronto soccorso e rimango per quasi 2 giorni ricoverato.

Il ritorno a casa non è semplice, ad aprire la porta mi sale quel magone, quella serpe che già ho conosciuto anni fa. Forza e coraggio e dentro.

I pensieri non sono MAI andati via anche durante il ricovero, la domanda: "Come giustificare?"

Le cose non sono sempre state facili, le reciproche situazioni a volte cozzavano, ahimè un paio di progetti sfumati, anche inspiegabilmente, ed il rapporto si era seduto, spento.

Dopo 3 mesi veramente difficili, con anche litigate, mi stavo dando da fare per buttarsi in progetto nuovo,  avevo notato il calo di entusiasmo, ma speravo che il suo prossimo viaggio per andare dai suoi parenti potesse essere una valvola di sfogo che, mentre io restavo su a guardarmi attorno, proggettando anche un viaggio delle Alpi con lei di 6gg , da fare al suo ritorno, potesse darci nuova linfa.

2 giorni prima della sua partenza concordata...PUF PUF SPARITA !

ORA LA DOMANDA:  " Come giustificare? "

 
 
 

BESTIA 2

Post n°307 pubblicato il 24 Novembre 2013 da discreto7

Avrei desiderato comprensione.

Uff...ma cosa pretendo?

In questi giorni di BESTIA che mi assale, vero che durante le crisi mi vergogno.

Sì mi vergogno, non sò come spiegarlo, ma quando la BESTIA mi assale, il modo in cui mi sento, il dolore lancinante che mi rende impotente...il desiderio di tagliarmi la testa, il camminare come un pazzo x casa, non mi sento un bel spetacolo.

Ma dopo?

Dopo vorrei avere tante coccole, tante carezze, e vorrei poterle anche dare, invece mi trovo solo tante lacrime, di dolore fisico, passato, e di solitudine vissuta.

VOLA FRATELLO, HERMANO SIEMPRE

 

 

 
 
 

LA BESTIA

Post n°306 pubblicato il 22 Novembre 2013 da discreto7

Sono sette giorni che sto convivendo con LA BESTIA

Sapevo che era in arrivo, gli shadows erano giorni che avevano bussato alla mia tempia, ma la speranza che fossero solo un passaggio leggero come quello agostano mi dava la forza di sperare.

Poi eccola, 22/11/2013 ore 4.01am....violentemente mi sveglia, salto sul letto e capico che il primo cluster è arrivato.

Tengo duro, di solito aspetto almeno 5 minuti prima di ricorrere ai farmaci, e così come arrivata, sparisce all'istante.

Sono sudato zuppo, il mio corpo trema, metà viso è bollente, la parte colpita, ed io entro nello sconforto.

Da quella mattina vivo con shadow costante 24/24, puntuale come il rintocco di un'orologio alle 4.00am, alle 15.30, ed alle 21.50 la bestia arriva, passo dai 15 ai 25 minuti per volta come un'animale in gabbia, lacerato dal dolore, che cammina come un disperato per casa. Ogni tanto, o mi prendo una pillola, o nei casi più violenti l'immancabile imigram sottocutaneo.

Non è vita, è una lotta continua, in attesa del prossimo cluster, con il corpo spossato, la mente che cerca di vincere il pensiero, ma l'ansia del dolore che arriverà soffocante.

In diversi mi dicono che sembro stravolto, ci credo!!! Provassero loro, non dico come me, ma un paio di cluster nella vita...forse capirebbero.

Manca meno di un'ora al prossimo attacco della bestia, non sono rassegnato, ho le mie armi pronte nel caso fosse troppo forte...ma comincio ad essere stanco di combattere questo indescrivibile dolore.

Per chi sa di cosa parlo: AUGURI FRATELLO o SORELLA, ovunque tu sia!

 

 
 
 

DIALOGO??????

Post n°305 pubblicato il 22 Settembre 2013 da discreto7

La comunicazione è una cosa complessa

Si dicono cose, ma spesso avviene un processo di traduzione, che ne fanno capire altre

Con messaggi virtuali, tipo questo o sms, o whattsApp, o twitter, non esiste para-comunicazione, ma solo parole con il loro valore!

Eppure il valore viene comunque tradotto , immaginando la para comunicazione, a distanza.

Alla fine il tutto viene falsato, per che scopo?

Solo per l'arroganza che si mette nel cercare di tradurre parole

MA LE PAROLE RESTANO

ED HANNO UN SIGNIFICATO UNICO

IL LORO VALORE......PUNTO

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: discreto7
Data di creazione: 30/05/2010
 

LACRIME

 

LACRIME AMARE

SOLCANO LE GUANCE

 

SONO IL SALE DELLA VITA:

quelle che ti permettono di sentirti vivo

perchè ne cogli ancora il sapore.

 

XXIV/XII/MMX  G.M.

 

E' molto più prudente pensare male di tutti finchè, naturalmente, si scopre che una persona è buona, ma oggigiorno ciò richiede un'infinita serie di indagini

Oscar Wilde

 

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DIFESA DI UN SOGNO

Vedo un'enorme campo di battaglia, su cui giace schierato, uno sterminato esercito di scatole vuote, dotate di libero arbitrio.

Armate targhettizzate;

Divisioni di fasce di reddito;

Battaglioni di stati sociali;

Compagnie di titoli di studio;

Plotoni sessuali.

Non scorgo nessun nemico, eppure l'esercito viene bombardato, costantemente, ogni libero arbitrio viene manipolato, subliminato, mille ferite zampillano ovunque, l'inconscio non regge, qualcuno resiste più a lungo, la maggior parte muore.

I corvi si librano nel cielo, pronti a cibarsi dei caduti, depredarli delle ultime forze.

Lontano, uno sparuto schieramento, lasciato nelle retrovie, un virus pericoloso, letale, dove regna il raziocigno, dove i corvi non si avvicinano, perchè sanno che non troveranno niente.

Lì il bombardamento non arriva, o meglio lambisce il fronte, ma non colpisce, sono l'ultima difesa, l'ultimo baluardo, di una umanità in via di estinzione.

G.M. 2010

 

PASSI

Ho fatto una lunga camminata nel buio

la mia anima si era persa

sono dovuto scendere molto in basso

per poterla andare a recuperare


I meandri della mente

erano un labirinto nel quale mi ero perso

non trovavo l'uscita

cercavo il filo lasciato da chi prima ci era passato


Stamane ho visto l'alba

il sole in mezzo alle nubi

una luce fioca

che non ricordavo come fosse


Ho ascoltato il suo respiro

un alito tiepido mi ha accarezzato il viso

brividi mi sono corsi per il corpo

quanto tempo era passato


Stasera aspetterò il tramonto

seduto in riva al mare

ascolterò le sue onde

assaporerò i suoi profumi


Mi voglio riempire i polmoni

sentire il cuore che batte

con la consapevolezza

che domani sarà migliore di oggi

G.M.2010

 

PERDONO

Sto cercando il perdono

non quelllo che mi venga riconosciuto


quello che dovrei, e vorrei dare

ad un fantasma, che imperterrito


mentre scappo

mi bracca, a fasi alterne.


Ogni tanto riappare

nel silenzio notturno


nella gestualità quotidiana

nei rivoli che mi solcano le guance

 

Vorrei perdonare

ma so solo odiare

G.M.2010

 

 
 

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