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Post n°518 pubblicato il 22 Ottobre 2009 da hanteras_varsamt

Un uomo sognava sempre di essere un altro,

finchè sognò di essere un altro

che sognava di essere se stesso.

Il cerchio allora si chiuse e cambiò vita.

Mattino 18 novembre 1998

 

preso da: http://www.silvanodanesi.org/

 

Commenti al Post:
hanteras_varsamt
hanteras_varsamt il 22/10/09 alle 17:24 via WEB
Leggi e rileggi però mi viene una domanda. *** Un uomo sognava di essere un altro, e va bene. *** Finché sognò di essere un altro / che sognava di essere sé stesso. E qui la frase si pianta: scritta così, sembra che quello che si sognava di essere un altro sognava di essere”quel sé” che era nel sogno. *** “Sé stesso” è legato all’altro che sognava di essere sé stesso. Se si era già sognato di essere un altro, che bisogno aveva di sognarsi ancora diverso? All’inizio l’avevo intesa così: Un uomo sognava sempre di essere un altro, finché sognò di essere un altro che sognava di essere colui che si stava sognando diverso, nell’atto di sognare.. Il cerchio allora si chiuse e cambiò vita. Semplificando, un uomo sognò di essere un altro che sognava di essere sé stesso. Non sta in piedi, se si vuol dire che l’uomo sognò un uomo diverso da sé che sognava di essere esattamente l’autore del sogno.
 
 
hanteras_varsamt
hanteras_varsamt il 22/10/09 alle 17:30 via WEB
E del resto… Che male ci sarebbe, nel semplice sognare di essere un altro? Se io la notte sognassi di essere Kaka, che male ci sarebbe? Finché mi sognassi poi di essere Kaka che sogna di essere chi? Me o Kaka? Non è chiaro comunque. E tuttavia, voglio dire, non è male sognare di essere qualcuno. Quello che può essere male, è sottintendere che quel sognare sia inteso come desiderare. Un uomo sognava sempre di essere diverso: (sempre me stesso ma tuttavia diverso.) Finché sognò di essere diverso e nel sogno, da diverso, sognava di essere com’era. In ogni caso, i cerchi sempre si chiudono.
 
   
hanteras_varsamt
hanteras_varsamt il 22/10/09 alle 17:35 via WEB
E del resto… Che male ci sarebbe, nel semplice sognare di essere un altro? Se io la notte sognassi di essere Kaka, che male ci sarebbe? Finché mi sognassi poi di essere Kaka che sogna di essere chi? Me o Kaka? Non è chiaro comunque. E tuttavia, voglio dire, non è male sognare di essere qualcuno. Quello che può essere male, è sottintendere che quel sognare sia inteso come desiderare. Un uomo sognava sempre di essere diverso: (sempre me stesso ma tuttavia diverso.) Finché sognò di essere diverso e nel sogno, da diverso, sognava di essere com’era. In ogni caso, i cerchi sempre si chiudono.
 
     
hanteras_varsamt
hanteras_varsamt il 22/10/09 alle 17:35 via WEB
beh, se uno vuole che dica la sua, e che cavolo.
 
L_assenza
L_assenza il 22/10/09 alle 20:33 via WEB
possiedi lo strano "dono" di rendere complessi anche i pensieri più semplici...;)
 
 
hanteras_varsamt
hanteras_varsamt il 23/10/09 alle 00:16 via WEB
ho anche un altro dono: rendere gassoso le digestioni più complesse. tu come l'hai capita?
 
   
hanteras_varsamt
hanteras_varsamt il 23/10/09 alle 11:35 via WEB
Lord Henry (semper) docet: >>È in piena chiave psicanalitica. Un uomo sognava sempre di essere un altro ( costui quindi, è insoddisfatto, irrealizzato, non è contento di sé insomma. Anela quindi ad essere diverso, una persona soddisfatta di sé ) Siamo nel campo del sogno, e in questo stato la mente libera sé stessa e trasmette chiari segnali, il tutto va visto in chiave simbolistica. Nel sogno però la parte inconscia incrocia anche la parte razionale. Allora le due parti interagiscono ed ecco che nel sogno arriva la soluzione. L’uomo nel sogno realizza il suo desiderio diventando un altro. Ma questa è l’immagine onirica che al risveglio lascia posto alla realtà meno soddisfacente, pertanto l’insoddisfazione rimane insieme al pensiero inconscio ricorrente che agisce continuamente. Nel sonno quindi, la parte razionale pone ora dei termini di partenza differenti. L’uomo adesso, si trova nei panni di un altro che desidererebbe invece essere lui. Il patos si sposta quindi sulla persona che lui avrebbe voluto essere, però ora la soluzione esiste, difatti la persona che l’altro vorrebbe essere, è lui stesso. Adesso il tizio in questione, non farà più quel sogno. La sua sfera psichica, con un artificio, ha risolto il problema con un dato invece reale e concreto che è il sognatore stesso. Per cortesia, licenzi in tronco Freud, Fromm, Adler e se lo vede, anche Jung… e li mandi a lavorare qua.<<
 
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