la storia è costellata di episodi che confermano il forte valore simbolico ed evocativo del gatto...nessun animale ha conosciuto vicende tanto alterne, dalla venerazione come divinità alla persecuzione come incarnazione demoniaca,come questo animale...il gatto infatti non suscita sentimenti tiepidi: creatura magica e misteriosa,o lo si ama,o lo si detesta... nel mito e nella tradizione il gatto impera... il gatto(soprattutto quello nero)è l’animale + adatto ad affiancare le dee lunari della notte...nero,silenzioso e furtivo si muove nel’oscurità,caccia abilmente,ha occhi che penetrano l’oscurità,brillano e,(come la dee lunari notturne),veglia mentre altri dormono... gli antichi greci infatti,ritenevano il gatto un animale sacro alla dea artemide, dea della caccia e della luna.... narra la leggenda che la dea potesse liberamente trasformarsi in 1 gatto. anche nell’antica roma i gatti erano sacri a diana(artemide in grecia),si credeva che avessero poteri magici,concessi loro dalla dea...quando moriva 1 gatto nero,veniva cremato e le sue ceneri sparse sui campi per propiziare 1 buon raccolto ed eliminare le erbe infestanti. nella civiltà dell’antico egitto,gli egizi raffiguravano la loro dea con sembianze feline,chiamata bastet,avente corpo di donna e testa di gatto,simbolo della vita della fecondità e della maturità...gli egizi onoravano ed idolatravano questo animale...il gatto era assurto a livello di divinità,venerato per la sua propensione alla caccia dei roditori che infestavano i granai,ed in quanto ottimo animale da compagnia. presso gli egizi infatti,l’uccisione del gatto era punita + severamente di quella di qualsiasi altro animale,sia che avvenisse inavvertitamente o che fosse provocata di proposito...chi uccideva 1 gatto era sempre criminale,e tale crimine si espiava solo col supplizio. ma,quando 1 gatto moriva naturalmente,dice erodoto,le persone della casa piangevano il lutto come se fosse scomparso 1 membro della famiglia...se moriva il gatto di casa,tutta la famiglia egizia si rasava le sopracciglia,e il gatto veniva imbalsamato e degnamente seppellito. attraverso l’egitto il gatto giunse persino nei paesi arabi dove l’animale eletto era il cavallo,tuttavia anche il nostro amico felino venne preso in simpatia e la sua fama ben presto eguagliò quella equina...pare che,mentre il gatto era sacro al sole e a osiride,la gatta era sacra alla luna e a iside. il gatto,la cui pupilla subisce delle variazioni che ricordavano le fasi della luna, veniva paragonato alla sfinge x la sua natura segreta e misteriosa,e per la sensibilità alle manifestazioni magnetiche ed elettriche...inoltre la sua abituale posizione raggomitolata e la facoltà di dormire per giornate intere ne facevano,(agli occhi degli ierofanti) l’immagine della meditazione,mostrata come esempio ai candidati all’iniziazione rituale. nel libro dei morti egizio,il gatto è chiamato matou allorché combatte contro apophis,(il serpente pitone della paludi) simbolo delle forze malvagie... si affermava infine che il gatto possedesse nove anime,e godesse di nove vite successive.
.il gatto-parte 3.
la storia è costellata di episodi che confermano il forte valore simbolico ed evocativo del gatto...nessun animale ha conosciuto vicende tanto alterne, dalla venerazione come divinità alla persecuzione come incarnazione demoniaca,come questo animale...il gatto infatti non suscita sentimenti tiepidi: creatura magica e misteriosa,o lo si ama,o lo si detesta... nel mito e nella tradizione il gatto impera... il gatto(soprattutto quello nero)è l’animale + adatto ad affiancare le dee lunari della notte...nero,silenzioso e furtivo si muove nel’oscurità,caccia abilmente,ha occhi che penetrano l’oscurità,brillano e,(come la dee lunari notturne),veglia mentre altri dormono... gli antichi greci infatti,ritenevano il gatto un animale sacro alla dea artemide, dea della caccia e della luna.... narra la leggenda che la dea potesse liberamente trasformarsi in 1 gatto. anche nell’antica roma i gatti erano sacri a diana(artemide in grecia),si credeva che avessero poteri magici,concessi loro dalla dea...quando moriva 1 gatto nero,veniva cremato e le sue ceneri sparse sui campi per propiziare 1 buon raccolto ed eliminare le erbe infestanti. nella civiltà dell’antico egitto,gli egizi raffiguravano la loro dea con sembianze feline,chiamata bastet,avente corpo di donna e testa di gatto,simbolo della vita della fecondità e della maturità...gli egizi onoravano ed idolatravano questo animale...il gatto era assurto a livello di divinità,venerato per la sua propensione alla caccia dei roditori che infestavano i granai,ed in quanto ottimo animale da compagnia. presso gli egizi infatti,l’uccisione del gatto era punita + severamente di quella di qualsiasi altro animale,sia che avvenisse inavvertitamente o che fosse provocata di proposito...chi uccideva 1 gatto era sempre criminale,e tale crimine si espiava solo col supplizio. ma,quando 1 gatto moriva naturalmente,dice erodoto,le persone della casa piangevano il lutto come se fosse scomparso 1 membro della famiglia...se moriva il gatto di casa,tutta la famiglia egizia si rasava le sopracciglia,e il gatto veniva imbalsamato e degnamente seppellito. attraverso l’egitto il gatto giunse persino nei paesi arabi dove l’animale eletto era il cavallo,tuttavia anche il nostro amico felino venne preso in simpatia e la sua fama ben presto eguagliò quella equina...pare che,mentre il gatto era sacro al sole e a osiride,la gatta era sacra alla luna e a iside. il gatto,la cui pupilla subisce delle variazioni che ricordavano le fasi della luna, veniva paragonato alla sfinge x la sua natura segreta e misteriosa,e per la sensibilità alle manifestazioni magnetiche ed elettriche...inoltre la sua abituale posizione raggomitolata e la facoltà di dormire per giornate intere ne facevano,(agli occhi degli ierofanti) l’immagine della meditazione,mostrata come esempio ai candidati all’iniziazione rituale. nel libro dei morti egizio,il gatto è chiamato matou allorché combatte contro apophis,(il serpente pitone della paludi) simbolo delle forze malvagie... si affermava infine che il gatto possedesse nove anime,e godesse di nove vite successive.